Kiev, 12 mar. (askanews) – Il giorno dopo l’annuncio dell’accordo tra Usa e Ucraina raggiunto a Gedda, in Arabia Saudita, la palla passa a Mosca, come ha sottolineato il segretario di Stato americano Marco Rubio. E se la Russia accetterà la tregua di 30 giorni, sarà poi necessario determinare di chi Mosca e Kiev si fideranno per supervisionarne l’attuazione del piano. Molti gli scenari aperti, mentre alcuni ucraini sembrano scettici in merito alla proposta o alla sua realizzazione concreta.
“Data la recente situazione politica in Ucraina – dice Oksana Evsukova, insegnante di Kiev – non credo che questo cessate il fuoco di 30 giorni contribuisca ad alcun accordo di pace. Sembra più una pausa di cui gli Stati Uniti e la Russia hanno bisogno per pianificare ulteriori azioni che aumenteranno l’aggressione contro l’Ucraina”.
“L’idea è buona, ma penso che la Russia non accetterà mai. Ha violato tutti gli accordi – afferma Roman Dunayevsky, residente di Kiev – Penso che non passerà molto tempo prima che infranga anche questo, il secondo o il terzo giorno”.
“Non abbiamo dubbi che ci saranno delle concessioni da parte nostra, ma non è sicuro che l’altra parte ne farà”, commenta Krystyna, che vive nella Capitale ucraina, augurandosi una pace vera.
“Qui le persone sono già divise in due campi. Alcuni vogliono continuare (la guerra), mentre altri cercano la pace. Ma credo che la pace sia necessaria e spero davvero che arrivi presto, qualunque siano le circostanze. Che si raggiunga o meno un accordo, la verità è dalla nostra parte”, spiega Oleg, residente di Kiev.