A partire da oggi, la serie TV “Monsters” disponibile su Netflix, racconta la conturbante vicenda dei fratelli Menéndez, Lyle e Erik. Questi ultimi sono stati accusati dell’assassinio dei loro genitori, José Enrique Menéndez e sua moglie Marie, avvenuto il 20 Agosto 1989. I fratelli, nonostante le accuse, si sono sempre proclamati vittime di abusi da parte del padre. Lyle e Erik furono accusati dell’omicidio sette anni dopo la tragedia. La storia viene narrata accuratamente nella serie che ha come protagonista l’attore Ryan Murphy, famoso per il suo ruolo in “Dahmer.”
José Menéndez era arrivato negli Stati Uniti dall’età di 16 anni proveniente da Cuba. Il 20 agosto 1989, Lyle ed Erik aprirono il fuoco nel salotto della loro villa a Beverly Hills, uccidendo brutalmente i loro genitori. I due fratelli ritenuti innocenti nella tragedia, chiamarono la polizia e rimasero alla scena del crimine dichiarando di aver trovato i corpi senza vita. Tuttavia, la loro apparente innocenza venne messa in dubbio quando iniziarono a fare spese esorbitanti dopo l’omicidio dei genitori.
La colpevolezza dei fratelli Menéndez fu poi confermata quando Erik confessò delitto al suo psicologo. Nel 1992, una giuria li dichiarò colpevoli. La serie “Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menéndez” cerca di far luce su questo mistero, ancora avvolto nel mistero.
Nel primo processo, sembrava che la motivazione dell’assassinio fosse finanziaria. Tuttavia, durante il procedimento giudiziario, i fratelli hanno rivelato di essere stati abusati sessualmente dal padre per lungo tempo e che la madre, spesso sotto l’influenza di alcol e droghe, non fece nulla per fermare le violenze. Nel luglio 1996, i fratelli furono condannati alla pena dell’ergastolo.
Ulteriori prove degli abusi da parte di Josè Menéndez sono state esposte nel documentario “Menéndez + Menudo: Boys Betrayed”, incluse una lettera che Erik scrisse alla sua cugina in cui descriveva gli abusi sofferti. Gli avvocati dei fratelli hanno richiesto l’annullamento delle condanne, ma al momento non è chiaro se si svolgerà un nuovo processo.