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La tragedia di Sara Centelleghe
La comunità di Costa Volpino è stata scossa da un evento tragico che ha colpito profondamente i cuori di tutti. Sara Centelleghe, una giovane di soli 18 anni, è stata brutalmente uccisa nella notte del 25 ottobre. La sua vita è stata spezzata da un atto di violenza inaccettabile, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Durante i funerali, la chiesa parrocchiale di Corti era gremita di giovani, amici e familiari, tutti uniti nel dolore e nella ricerca di risposte a una domanda angosciante: come è possibile che una vita così giovane e piena di promesse possa finire in modo così tragico?
Il messaggio di don Nicola Santini
Durante l’omelia, don Nicola Santini ha espresso un profondo messaggio di speranza e di cambiamento. “Ragazzi, la sconvolgente storia di Sara vi porti a scegliere la vita e l’amore, non la morte e la prepotenza e la violenza dell’odio”. Queste parole risuonano come un appello a tutti, affinché si possa riflettere sulle conseguenze delle azioni violente e sull’importanza di promuovere valori di pace e rispetto. Il sacerdote ha anche pregato per l’assassino di Sara, auspicando che possa pentirsi e cambiare vita, un gesto che sottolinea la necessità di una trasformazione interiore anche nei cuori più oscuri.
Un appello alla comunità
Don Nicola ha esteso la sua preghiera anche a tutti gli adolescenti e ai giovani, invitandoli a riflettere sulle scelte che fanno. “Non è questo il modo di tamponare il vuoto della vita”, ha detto, riferendosi all’uso di sostanze stupefacenti. La comunità è chiamata a unirsi in un fronte comune contro la violenza e la droga, promuovendo stili di vita sani e relazioni positive. La storia di Sara deve servire da monito e da spinta per costruire un futuro migliore, dove l’amore e la comprensione prevalgano sull’odio e sulla violenza.