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Un ritrovamento inquietante
È passato un mese dalla scoperta dei corpi di Marco Steffenoni e Maria Teresa Nizzola, trovati mummificati nella loro villa a Monte Ricco. Questo caso ha scosso l’opinione pubblica, non solo per le circostanze macabre del ritrovamento, ma anche per l’indifferenza che ha circondato la loro vita e morte. La coppia, rispettivamente di 75 e 76 anni, viveva in totale isolamento, lontano da familiari e amici, in una villa che sembrava abbandonata.
La solitudine e l’assenza di contatti
Il ritrovamento è avvenuto grazie a un gruppo di giovani appassionati di esplorazione urbana, che si sono imbattuti nei resti dei coniugi, morti da almeno quattro mesi. L’ultima traccia di vita domestica rinvenuta è stata una bolletta datata ottobre 2024. Nonostante l’eco mediatica del caso, nessun familiare si è fatto avanti per reclamare le salme o organizzare un funerale. I corpi sono attualmente all’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Borgo Roma, in attesa di chiarimenti sulle cause del decesso.
Una questione ereditaria complessa
La procura di Verona ha confermato che non ci sono stati contatti da parte di parenti, né stretti né lontani. Tuttavia, dietro questo silenzio si cela una complicata questione ereditaria. La coppia, che viveva in isolamento da decenni, aveva accumulato un notevole patrimonio. Si vocifera che Maria Teresa avesse redatto più testamenti, indicando come beneficiari il marito e alcune associazioni caritatevoli. Tuttavia, finché non sarà chiarito chi dei due sia deceduto per primo, sarà impossibile stabilire a chi spetti legalmente l’eredità.
Un isolamento estremo
Marco Steffenoni, ex dentista, aveva chiuso il suo studio da anni e insieme alla moglie aveva scelto di vivere lontano da tutto e da tutti. La loro villa, situata in una zona isolata, è diventata bersaglio di ladri e sciacalli. La mancanza di contatti con l’esterno ha portato a una vita di solitudine, con pochi parenti e nessun figlio. Persino il fratello di Marco ha ammesso di non avere notizie da anni. Questo isolamento ha sollevato interrogativi su come una coppia possa vivere in tali condizioni senza alcun contatto umano.