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La storia di Gertrude Stricks: un viaggio di salvezza e memoria

Gertrude Stricks durante il suo viaggio di salvezza

Scoprire la verità su Gertrude Stricks, una bambina salvata durante l'Olocausto.

Un destino inaspettato

Gertrude Stricks, conosciuta anche come Trudy, è una delle tante vittime innocenti dell’Olocausto, ma la sua storia è diversa. Mentre molti credevano che fosse morta ad Auschwitz, la verità è emersa solo di recente grazie alla ricerca di Maria Grazia Lancellotti. Questa ricerca ha rivelato che Trudy, all’età di cinque anni, fu salvata da una famiglia italiana durante uno dei periodi più bui della storia. La sua vita è un esempio di come la solidarietà e il coraggio possano prevalere anche nelle circostanze più disperate.

Il salvataggio di Trudy

Nel febbraio del 1944, Trudy fu separata dal padre, Isidor Stricks, un ebreo polacco deportato. Mentre Isidor veniva portato a Fossoli, la piccola fu affidata a Marcella Ficca, moglie di un medico, che la prese con sé. Nonostante la barriera linguistica, Marcella e la sua famiglia accolsero Trudy come una figlia, dimostrando un atto di umanità in un contesto di odio e violenza. Questo gesto di altruismo ha permesso a Trudy di sopravvivere, mentre il destino di molti altri era segnato dalla morte.

Un viaggio verso la libertà

La vita di Trudy cambiò nuovamente quando la madre, Fanny, riuscì a rintracciarla. Dopo un breve periodo in un convento, madre e figlia furono tra i mille profughi che, a bordo della nave Gibbons, salparono da Napoli verso gli Stati Uniti. Questo viaggio rappresentò non solo una fuga dalla guerra, ma anche una nuova opportunità di vita. Oggi, Trudy vive negli Stati Uniti e ha un figlio di nome Brian, portando avanti la memoria di una storia che avrebbe potuto essere dimenticata.

Il riconoscimento dei Giusti

La ricerca di Maria Grazia Lancellotti ha avuto un impatto significativo, non solo per la vita di Trudy, ma anche per il riconoscimento dei coniugi Monaco, che hanno salvato la bambina. Le pratiche per conferire loro il titolo di “Giusti fra le Nazioni” sono state avviate, un gesto simbolico che onora il loro coraggio e la loro umanità. Questo riconoscimento è fondamentale per mantenere viva la memoria di coloro che hanno rischiato tutto per salvare vite innocenti durante l’Olocausto.