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Un’infanzia difficile e un sogno di riscatto
Endrit Rustemi, pizzaiolo di origine albanese, è un esempio di come la passione possa trasformare la vita. Nato a Fier nel 1991, Endrit è arrivato in Italia a soli 9 anni, affrontando un’infanzia segnata da difficoltà e sfide. Dopo un periodo trascorso alla Stazione Centrale di Milano, è stato accolto in una comunità minorile a Brescia, dove ha iniziato a costruire il suo futuro. La sua vita ha preso una svolta decisiva quando ha scoperto la pizza, un piatto che non solo ha conquistato il suo palato, ma ha anche rappresentato un’opportunità di riscatto sociale.
La passione per la pizza e il primo lavoro
La passione di Endrit per la pizza è nata in modo quasi naturale. A soli 17 anni, ha iniziato a lavorare come pizzaiolo, un’esperienza che ha segnato profondamente il suo percorso. “Penso fosse destino”, racconta, riflettendo su come la cucina della nonna in Albania abbia influenzato il suo amore per gli impasti. La sua carriera è decollata rapidamente, portandolo a lavorare in diverse pizzerie in Italia, fino all’apertura del suo locale a Brescia. Oggi, a 33 anni e padre di due figli, Endrit considera la pizza non solo un lavoro, ma una vera e propria vocazione.
Il segreto di una pizza perfetta
Ma cosa rende la pizza di Endrit così speciale? Secondo lui, la chiave è nella semplicità. “L’impasto della pizza è molto semplice, ma la semplicità è la cosa più difficile da realizzare”, afferma. Utilizza solo ingredienti di alta qualità, con una particolare attenzione alla farina. La sua ricetta prevede un’idratazione del 62-65% e una lievitazione di 24-35 ore a temperatura ambiente, evitando il frigorifero. Questo approccio artigianale gli consente di ricreare i sapori della sua infanzia, rendendo ogni pizza un viaggio nel tempo.
La pizza come simbolo di identità
La pizza non è solo un piatto per Endrit; è un simbolo della sua identità e della sua storia. La sua preferita è la marinara, semplice ma ricca di sapore, mentre la margherita è la più richiesta dai clienti. Ogni morso racconta una storia di resilienza e passione, un legame profondo con le radici e la cultura italiana. La sua “stecca”, la spatola con cui lavora, è diventata un portafortuna, un oggetto carico di significato che rappresenta il suo viaggio e il suo legame con il maestro che gli ha insegnato l’arte della pizza.
Un futuro da esplorare
Endrit si interroga spesso su cosa sarebbe diventato se non avesse intrapreso la carriera di pizzaiolo. “Non ho mai fatto altri lavori nella vita”, confessa, ma la sua curiosità lo spinge a esplorare nuove opportunità nel mondo della ristorazione e della pasticceria. La sua determinazione e il suo amore per il cibo lo guidano, mentre continua a sognare e a creare, sempre con le mani in pasta.