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Un Avvento di tensione ad Aleppo
La città di Aleppo, storicamente segnata da conflitti e tensioni, si trova attualmente in una situazione di grande precarietà. Con l’arrivo del periodo dell’Avvento, i cristiani di tutto il mondo si preparano al Natale, ma ad Aleppo la celebrazione è offuscata da un clima di paura e incertezze. Padre Bahajat Karakach, superiore dei francescani e parroco di rito latino, ha condiviso la sua esperienza in un contesto in cui la vita quotidiana è segnata da coprifuoco e difficoltà logistiche.
Le sfide quotidiane
Nonostante la corrente elettrica sia disponibile per lunghe ore, la scarsità d’acqua rappresenta un problema crescente per la popolazione. “La situazione è complessa”, spiega padre Bahajat, “i servizi pubblici sono sospesi e la gente è costretta a fare i conti con l’incertezza riguardo ai beni di prima necessità”. La mensa per i poveri, un punto di riferimento per molti, è stata costretta a chiudere temporaneamente a causa della mancanza di gas per la cucina. Tuttavia, il panificio del Terra Santa College continua a funzionare, offrendo un po’ di sollievo alla comunità.
La paura di un nuovo conflitto
La paura di un ritorno alla violenza è palpabile tra gli abitanti di Aleppo. “La gente teme che la città possa diventare nuovamente un campo di battaglia”, afferma padre Bahajat. Le notizie che giungono dall’unica strada rimasta aperta verso il resto del Paese sono allarmanti, con viaggi che possono durare oltre 24 ore in condizioni estreme. Molti cercano di lasciare la città, mentre altri, spinti dalla speranza, decidono di rimanere, confidando in un miglioramento della situazione.
La resilienza dei francescani
I frati francescani, presenti in queste terre da oltre otto secoli, continuano a sostenere la popolazione locale. “Noi pastori non abbandoniamo il nostro popolo”, afferma con determinazione padre Bahajat. “In questo Avvento, un tempo di speranza, ci impegniamo a seminare fiducia e sostegno tra le persone che vivono in condizioni difficili”. La loro presenza rappresenta un faro di speranza in un contesto di incertezze, dimostrando che la fede può essere un potente strumento di resilienza.