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Un evento di portata storica
Le esequie di Papa Francesco hanno rappresentato un momento cruciale per la Chiesa e per i fedeli di tutto il mondo. La piazza San Pietro, gremita di persone, ha accolto dignitari e cittadini in un’atmosfera di profonda commozione. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha descritto l’evento come “una pagina storica per la sicurezza”, sottolineando l’importanza di un piano di sicurezza meticoloso e ben coordinato.
Il questore di Roma, Roberto Massucci, ha espresso la sua soddisfazione per il buon esito dell’operazione, evidenziando come ogni dettaglio fosse stato curato con attenzione.
Un dispositivo di sicurezza imponente
Per garantire la sicurezza durante le esequie, è stato attuato un piano di sicurezza di dimensioni straordinarie. La piazza San Pietro è stata presidiata da un imponente schieramento di forze dell’ordine, con oltre quattromila uomini e donne in campo, tra cui più di mille dedicati alla protezione delle delegazioni straniere. Il piano prevedeva cinque aree di sicurezza nel centro storico, con un’attenzione particolare al corteo funebre che ha attraversato le strade di Roma. La presenza di droni e unità specializzate ha garantito un monitoraggio costante della situazione, mentre i metal detector hanno controllato l’accesso dei fedeli.
Un afflusso straordinario di fedeli
Fin dalle prime ore del mattino, un fiume di fedeli si è diretto verso la basilica, raggiungendo la capienza massima di cinquantamila persone. Coloro che non sono riusciti ad accedere alla piazza hanno potuto seguire la cerimonia tramite maxischermi dislocati in vari punti della città. La sicurezza è stata ulteriormente rafforzata con bonifiche della zona e l’istituzione di una no fly zone su Roma. Tiratori scelti e artificieri hanno vigilato su ogni aspetto dell’evento, garantendo che l’addio a Papa Francesco si svolgesse senza incidenti. La presenza di mezzi militari e di emergenza ha contribuito a creare un’atmosfera di protezione e serenità.