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La sfida di Stellantis per il futuro della produzione di auto in Italia: nuovo piano in arrivo

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Dopo le dimissioni di Tavares, Jean-Philippe Imparato presenta il piano di rilancio per il futuro di Stellantis: ecco cosa succede

Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, presenta il piano di rilancio per il futuro del gruppo nato dalla fusione FCA-PSA.

Stellantis, il piano per il futuro

Imparato promette un piano industriale ‘concreto’ per ogni stabilimento Stellantis, da Nord a Sud, e si impegna ad aumentare la produzione complessiva dell’azienda:

“L’Italia è il centro della strategia”, rassicura il manager in un’intervista. Tra pochi giorni, il 17 dicembre, si terrà il tavolo con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, i sindacati e l’associazione delle aziende della filiera.

Stellantis ha presentato un piano strategico a lungo termine per lo storico stabilimento di Mirafiori a Torino, confermando il ruolo cruciale della Fiat 500 nel suo futuro. Jean-Philippe Imparato ha sottolineato che la produzione della Fiat 500 continuerà a Mirafiori anche dopo il 2032, garantendo un futuro stabile per il modello e rafforzando l’importanza del sito torinese. Con Mirafiori come simbolo di eccellenza, Stellantis mira a rendere l’Italia il secondo mercato europeo entro il 2029.

Stellantis e la crisi delle aziende dell’indotto

Le preoccupazioni maggiori riguardano il futuro delle aziende dell’indotto. Nella giornata di ieri, Imparato, insieme al responsabile delle Risorse Umane Giuseppe Manca, ha partecipato al tavolo del Mimit sul caso Trasnova, un’azienda di logistica priva di commesse che ha licenziato 97 dipendenti.

Le difficoltà si aggiungono a quelle vissute da altre imprese in subappalto come Logitech, Teknoservice e la giapponese Yazaki, che recentemente ha licenziato 52 lavoratori dalla sede di Grugliasco a seguito della riduzione degli ordini Maserati.

Nel frattempo, continua la protesta dei lavoratori di Trasnova, che in vista del tavolo convocato dal Mimit hanno organizzato un presidio davanti alla sede di via Veneto. Gli operai, provenienti dai siti Stellantis di Pomigliano d’Arco, Cassino, Mirafiori e Melfi, chiedono all’azienda il ritiro delle lettere di licenziamento e al governo garanzie per il futuro dell’occupazione.