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La ricerca di una pace giusta in Ucraina: le parole di Mattarella

Mattarella discute la pace in Ucraina

Il presidente della Repubblica italiana sottolinea l'importanza di una soluzione equa per il conflitto ucraino.

Il contesto della crisi ucraina

La guerra in Ucraina ha portato a una crisi internazionale senza precedenti, con ripercussioni su scala globale. Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha recentemente espresso la necessità di trovare una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle parti coinvolte. Le sue parole, pronunciate in un’intervista all’emittente giapponese NHK, evidenziano l’urgenza di una pace giusta e duratura, lontana dalla prepotenza delle armi.

La posizione dell’Europa

Mattarella ha sottolineato come l’Europa stia cercando da tre anni di indurre la Russia a negoziare. La speranza è che Mosca possa finalmente mostrarsi disponibile al dialogo. Secondo il presidente, una pace basata sulla forza non sarebbe sostenibile nel lungo termine, aprendo la strada a una stagione di instabilità internazionale. È fondamentale che la soluzione rispetti il diritto internazionale, evitando il ritorno a un sistema di sfere di influenza che giustificherebbe l’aggressione dei più forti sui più deboli.

Le garanzie per una pace duratura

Un altro punto cruciale sollevato da Mattarella riguarda la necessità di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. La Russia, essendo militarmente più potente, deve essere parte di un accordo che assicuri che le ostilità non riprendano. Questo implica un rafforzamento della difesa europea, un passo naturale nell’integrazione del continente. La violazione delle regole internazionali da parte della Russia, che ha aggredito l’Ucraina, non può essere tollerata, altrimenti si rischia di legittimare un principio inaccettabile: quello della forza come strumento di politica internazionale.

Il ruolo dell’Italia e del Giappone

In un contesto di crescente tensione commerciale, Mattarella ha anche parlato della guerra dei dazi innescata dalle politiche del presidente americano Donald Trump. Italia e Giappone, entrambi grandi Paesi esportatori, condividono la convinzione che le economie aperte e la cooperazione internazionale siano essenziali per la pace. Un mondo caratterizzato da economie chiuse e conflittuali è destinato a generare tensioni e conflitti. La collaborazione tra nazioni, basata su valori comuni come democrazia e libertà, è fondamentale per costruire un futuro di pace e stabilità.