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Il dolore e la trasformazione personale
In un’intervista recente, la senatrice a vita Liliana Segre ha condiviso la sua profonda sofferenza a seguito degli eventi tragici che hanno colpito il mondo, in particolare il conflitto che ha portato alla morte di molti innocenti. “Dopo il 7 ottobre, non sono quella di prima”, ha dichiarato, evidenziando come le esperienze traumatiche possano trasformare una persona. La sua testimonianza è un richiamo alla fragilità della vita e alla resilienza necessaria per affrontare le avversità.
Il peso della memoria e l’importanza della pace
Segre, che ha vissuto l’orrore della Shoah, esprime una profonda tristezza per le ingiustizie che continuano a verificarsi nel mondo. “Mangio ogni giorno tristezza, bile, pessimismo, disperazione”, ha affermato, sottolineando il suo dolore per i bambini vittime di conflitti. La sua esperienza la porta a riflettere sull’importanza della pace e sulla necessità di superare la vendetta. “Se si parla di pace, la vendetta non ha spazio”, ha detto, invitando tutti a considerare il valore della vita umana e la necessità di costruire un futuro migliore.
La fede e la speranza nel futuro
All’età di 94 anni, Segre si confronta con la sua fede e il desiderio di trovare conforto in essa. “Vorrei credere, sarei molto più in pace”, ha confessato, esprimendo invidia per coloro che trovano nella fede una fonte di forza. Tuttavia, nonostante le sue incertezze, la senatrice guarda al futuro con un barlume di speranza, in particolare con l’arrivo della sua prima bisnipotina.
“Sto per diventare bisnonna…”, ha detto con un sorriso, dimostrando che, nonostante il dolore, ci sono sempre motivi per celebrare la vita.