Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, è un rapper di origine marocchina nato a Lecco, attualmente in rotazione sulle onde radiofoniche con il brano “Hangover”, in collaborazione con Emma.
Ha anche recentemente calcato le scene al Suzuki Music Party, insieme a Emma. Molte persone potrebbero non essere a conoscenza che la sua vita è stata segnata da diversi episodi che hanno coinvolto il diritto penale. Circa tre anni fa, Mouhib è finito in prigione insieme a due suoi compagni, accusati di aver estorto denaro e gioielli d’oro a un gruppo di individui mediante minacce. Una delle vittime ha riferito che uno dei ragazzi portava con sé una pistola e aveva preso le chiavi dell’auto per prevenire eventuali inseguimenti.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it e confermato dalla polizia, durante uno di questi episodi, le minacce si sono trasformate in violenza fisica, quando uno dei sospettati ha tentato di afferrare una vittima al collo. Nonostante si sia sempre dichiarato innocente (è stato infatti assolto per una delle quattro rapine in appello), l’artista è stato nuovamente incarcerato dopo aver pubblicato su Instagram una foto in cui teneva una pistola in mano.
Il suo avvocato ha affermato che si trattava di una scena da videoclip. Nell’anno passato, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” in relazione a una rapina avvenuta a Milano, mentre attualmente è in corso l’appello per un’altra condanna di primo grado relativa a un incidente a fuoco avvenuto due anni fa.
Attualmente, Baby Gang è alle prese con un’altra imputazione che in primo grado lo ha visto condannato a cinque anni e due mesi di carcere per un’ipotetica sparatoria avvenuta nei pressi di Milano.
Baby Gang, tuttavia, ha fatto opposizione a tale sentenza e la decisione finale verrà presa l’8 luglio prossimo. La situazione non è ancora conclusa: poco prima dell’inizio delle riprese di Suzuki Music Party, ANSA ha diffuso una notizia relativa a lui: “La Procura di Milano sta cercando di infliggere al trapper Baby Gang una pena di tre anni di prigione poiché durante la realizzazione di un video musicale del suo collega, in cui era presente, avvenne un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine”.