Argomenti trattati
Il caso di Serena Mollicone: un mistero irrisolto
La tragica morte di Serena Mollicone, avvenuta il primo giugno 2001, continua a sollevare interrogativi e a suscitare l’attenzione dell’opinione pubblica. La giovane, il cui corpo fu rinvenuto in un boschetto ad Arce, in provincia di Frosinone, è diventata simbolo di una giustizia che sembra non arrivare mai. La recente decisione della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma di presentare ricorso in Cassazione per impugnare l’assoluzione degli imputati, tra cui l’ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, riaccende i riflettori su un caso che ha segnato profondamente la comunità locale.
Le fasi del processo e le assoluzioni
Il processo per la morte di Serena ha visto diversi sviluppi nel corso degli anni. Gli imputati erano stati già assolti in primo grado, una decisione che aveva suscitato forti polemiche e proteste da parte della famiglia della vittima e dell’opinione pubblica. La sentenza della Corte d’Assise di Appello, emessa nel luglio scorso, ha confermato questa assoluzione, ma la Procura ha ritenuto necessario fare un ulteriore passo, presentando ricorso in Cassazione.
Il sostituto procuratore Generale, Giuseppe Amato, ha annunciato il deposito del ricorso durante una visita agli uffici della Procura della Repubblica di Cassino, evidenziando l’importanza di fare chiarezza su un caso che continua a destare preoccupazione e interesse.
Il caso di Serena Mollicone non è solo una questione giuridica, ma rappresenta anche un tema di rilevanza sociale. La comunità di Arce e le associazioni che si occupano di diritti delle vittime attendono con ansia gli sviluppi futuri.
La decisione della Procura di ricorrere in Cassazione potrebbe rappresentare un nuovo capitolo in questa lunga e complessa vicenda. Gli avvocati della famiglia Mollicone hanno espresso la loro soddisfazione per il ricorso, sperando che possa portare a una revisione della sentenza e, finalmente, a una giustizia per Serena. La speranza è che la Cassazione possa fare luce su un caso che ha lasciato troppe ombre e domande senza risposta.