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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha appoggiato l’istanza palestinese di diventare membro dell’ONU, riconoscendone il diritto all’adesione.
Palestina membro delle Nazioni Unite
Il voto di venerdì dell’Assemblea, composta da 193 membri, è stato un sondaggio globale sul sostegno alla richiesta della Palestina di diventare membro a pieno titolo dell’ONU, dopo che il mese scorso gli Stati Uniti avevano posto il veto in seno al Consiglio di sicurezza. La risoluzione è passata con 143 voti a favore e 9 contrari, tra cui Usa e Israele. L’Italia e altri 24 Paesi si sono astenuti.
Cosa prevede la risoluzione
La risoluzione non conferisce ai palestinesi la piena adesione all’ONU, ma si limita a riconoscere loro il diritto di aderire. Il testo “stabilisce che lo Stato della Palestina dovrebbe essere ammesso all’adesione” e “raccomanda al Consiglio di sicurezza di riconsiderare favorevolmente la questione“. Sebbene l’Assemblea generale delle Nazioni Unite non possa da sola concedere la piena adesione all’ONU, la bozza di risoluzione darà ai palestinesi alcuni diritti e privilegi aggiuntivi a partire da settembre 2024. Primo fra tutti un posto tra i Paesi membri nella sala dell’Assemblea. Non avrà tuttavia diritto di voto.
La risposta di Israele
La Palestina era diventata uno Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite nel 2012. Al termine della votazione l’ambasciatore israeliano, Gilad Erdan, ha distrutto la Carta delle Nazioni Unite, inserendola in un tritadocumenti, come si vede in un video. Il portavoce di Tel Aviv ha quindi criticato la decisione dell’Assemblea generale, affermando: “State facendo a pezzi la Carta delle Nazioni Unite con le vostre stesse mani. Sì, sì, è quello che state facendo. Distruggere la Carta delle Nazioni Unite. Vergognatevi“