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La moglie di Massimo Bossetti: "Lo avrei lasciato se fosse colpevole"

Marita Comi

La vita appesa alla sua idea di giustizia, i figli che si fanno strada e il dolore, la moglie di Massimo Bossetti: "Lo avrei lasciato se fosse colpevole"

Su Il Giorno parla il fratello della moglie di Massimo Bossetti, che dopo aver già detto “io avrei lasciato se fosse colpevole” spiega che la sorella ha anche bisogno di una nuova condizione. Marita Comi conduce infatti una doppia battaglia: per il marito e per avere di nuovo una vita normale. La sua, di vita, è stata stravolta dall’arresto, dai processi e dalla lunga detenzione dell’uomo che ha sposato e nella cui innocenza lei crede ancora.

La vita sofferta della moglie di Massimo Bossetti

Per Marita Massimo Bossetti, l’uomo condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, semplicemente non è l’assassino di Yara Gambirasio. La 44enne ha cercato di andare avanti in questi anni tra processi, condanne e una attenzione mediatica ossessiva. Ma fin da quando l’ex muratore di Mapello venne fermato in cantiere il 16 giugno del 2014 lei ha una sua idea di giustizia che non è quella della Giustizia. Aveva già detto: “Lo avrei lasciato se fosse colpevole”.

Il fratello, i figli ed il lavoro di Marita

Ed Agostino Comi, riferendosi ai tre figli della coppia che ora hanno 21, 18 e 16 anni, ha detto a Il Giorno: “I figli sono cresciuti e seguono la loro strada. Dopo anni mia sorella vorrebbe tornare a una vita normale anche se normale non tornerà più e lei lo sa”. Il fratello di Marita fa parte della schiera di affetti di Bossetti che stanno cercando di farsi largo nella vita senza rimanere schiacciati da essa e dalla piega che ha preso anni fa. E Marita? Adesso lavora con una ditta di pulizie e il fratello ha detto: “Si cerca di tirare avanti. La vita continua ma quel fatto ha cambiato tutto”.