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Il contesto della scomparsa di Emanuela Orlandi
La scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983 a Roma, continua a rappresentare uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana. La giovane, figlia di un funzionario vaticano, è svanita nel nulla, dando vita a una serie di teorie e speculazioni che si intrecciano con la storia del Vaticano. Recentemente, la Commissione bicamerale di inchiesta ha ascoltato Costanzo Alessandrini, ex vice del comandante della Gendarmeria vaticana, il quale ha fornito nuove informazioni che potrebbero gettare luce su questa vicenda oscura.
Le dichiarazioni di Costanzo Alessandrini
Durante l’audizione, Alessandrini ha chiarito che le sue affermazioni riguardo alla scomparsa di Emanuela sono basate su convinzioni personali, sottolineando che la Gendarmeria non ha mai avuto il compito di indagare su questo caso, essendo avvenuto a Roma. Ha inoltre definito come “una patacca” il presunto documento che attesterebbe le spese sostenute dal Vaticano per mantenere Emanuela a Londra, evidenziando l’inesistenza di espressioni utilizzate nel documento stesso.
Il mistero del fascicolo e le indagini
Un altro punto cruciale sollevato da Alessandrini riguarda l’esistenza di un fascicolo su Emanuela. Secondo l’ex gendarme, non si tratterebbe di un fascicolo d’indagine, ma piuttosto di un appunto, una ricostruzione storica richiesta dal segretario particolare del Papa. Questo chiarimento ha portato a ulteriori interrogativi sulla reale portata delle indagini e sulla trasparenza delle informazioni fornite nel corso degli anni.
La questione della trattativa con il Vaticano
Le domande sulla presunta trattativa tra il magistrato romano Giancarlo Capaldo e il Vaticano sono emerse durante l’audizione. Alessandrini ha negato l’esistenza di un accordo, affermando che l’unico obiettivo era quello di garantire la collaborazione per rimuovere la presenza scomoda della tomba di Renatino de Pedis. Questo aspetto della vicenda ha riacceso l’interesse pubblico, portando a riflessioni su come le istituzioni abbiano gestito la scomparsa di Emanuela nel corso degli anni.
Nuove testimonianze e interrogativi irrisolti
Recentemente, la trasmissione “Farwest” ha riportato la testimonianza di un ex funzionario statale riguardo a un presunto volo richiesto dal Vaticano per trasferire Emanuela a Londra. Alessandrini ha messo in dubbio la credibilità di questa testimonianza, evidenziando l’incongruenza temporale e la mancanza di prove concrete. Questo episodio evidenzia come, a distanza di decenni, la scomparsa di Emanuela continui a generare discussioni e a sollevare interrogativi irrisolti.