La manovra prevede una riduzione del 5% nelle spese dei vari ministeri. Tajani ha dichiarato che si sta lavorando per ottenere un contributo compreso tra 3 e 4 miliardi da parte delle banche.

Riduzione spese ministeri del 5% e nuove detrazioni fiscali: le ultime sulla prossima manovra

I ministeri potrebbero subire una riduzione delle spese del 5% come parte della prossima manovra, che si prevede possa raggiungere circa 25 miliardi di euro.

Questa informazione proviene da fonti governative, mentre si completano le ultime modifiche ai documenti in preparazione dell’incontro del Consiglio dei ministri, in programma per stasera alle 20.

Vicepremier: “Non ci saranno nuove tasse”

Il vicepremier Antonio Tajani, rispondendo alla domanda riguardo le banche e la manovra, ha assicurato: “Non ci saranno nuove tasse”. Ha inoltre precisato che il contributo atteso dal settore bancario sarà nell’ordine dei 3-4 miliardi.

“Vedremo cosa accadrà stasera,” ha dichiarato Tajani ai giornalisti presenti, “sono stati in riunione fino a ieri sera. Ora stanno definendo gli ultimi dettagli. Comunque, la certezza è che non verranno introdotte nuove tasse”.

Razionalizzazione delle spese fiscali e revisione delle detrazioni

In vista di una razionalizzazione delle spese fiscali, il governo sta studiando anche una revisione delle detrazioni, con l’intenzione di stabilire un limite massimo detraibile, variabile secondo la composizione del nucleo familiare.

Questo potrebbe rappresentare un primo passo verso l’implementazione di un “quoziente familiare”. Tra le proposte, si discute di abbassare la soglia di reddito oltre la quale scattano le limitazioni per gli sgravi fiscali al 19%, che attualmente inizia da 120mila euro, mentre i lavori sul pacchetto complessivo sono ancora in corso.

Revisione delle normative sulle accise

In aggiunta, il Consiglio dei ministri esaminerà anche un decreto legislativo finalizzato alla revisione delle normative sulle accise.