La madre di Diddy, Janice Combs, ha finalmente parlato riguardo ai “White party” e ha espresso il suo profondo dolore: «Sono distrutta. Si tratta di menzogne inventate per danneggiare la reputazione di mio figlio».

Diddy accusato di violenza e traffico sessuale: la madre difende la sua innocenza

Il panorama del mondo dello spettacolo è attualmente sconvolto dalla vicenda che coinvolge Diddy.

La sua canzone “I’ll Be Missing You”, dedicata al rapper defunto The Notorious B.I.G., assume ora un significato diverso, considerando le recenti accuse che coinvolgerebbero Diddy nel suo omicidio. Sean Combs affronta gravi accuse di violenza e traffico sessuale, e i suoi famosi “white party” sono diventati oggetto di critica a livello globale.

Nonostante il peso delle accuse, la madre di Diddy, Janice Combs, sostiene con determinazione la sua innocenza.

Ha redatto una lettera pubblicata dai media statunitensi, esprimendo il suo dolore per la situazione:

“Come madre, sono straziata e addolorata per le accuse contro mio figlio, Sean Combs. È devastante vederlo giudicato sulla base di una narrazione distorta e falsa. Assistiamo a quello che sembra un linciaggio pubblico, con accuse infondate, prima che mio figlio abbia la possibilità di difendersi e dimostrare la sua innocenza. È un dolore indescrivibile”.

Nella lettera, Janice cerca di difendere Diddy, riconoscendo però i suoi errori passati:

“Mio figlio, come tutti, ha il diritto di dimostrare la sua innocenza in aula e condividere la sua versione. Non intendo idealizzarlo, poiché non è perfetto e ha commesso delle mancanze, come chiunque altro. Potrebbe non aver sempre detto la verità, specialmente riguardo a certe accuse, come quelle di un’ex fidanzata, quando i video hanno rivelato un’altra verità”.

La madre di Diddy, Janice Combs, chiude la sua lettera con queste parole:

“Il Governo Federale sta aggravando la situazione utilizzando menzogne per perseguitare mio figlio. Questa ingiustizia è insopportabile per la nostra famiglia. La cosa più dolorosa è osservare mio figlio essere privato della sua dignità. Chiedo a chi lo sostiene, ai suoi fan, ai colleghi, agli amici e al pubblico di non esprimere giudizi prima di aver ascoltato la sua prospettiva. Vi invito a considerare le persone ingiustamente perseguitate e a ricordare che non tutti coloro che hanno commesso errori meritano di avere la loro vita valutata in base a una singola azione o a pochi sbagli. Mio figlio non è il mostro che vogliono far credere e ha diritto a raccontare la propria storia”.