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L'emozione della madre di Cecilia Sala dopo l'incontro con Giorgia Meloni: "La fiducia è tanta"

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Giorgia Meloni ha parlato al telefono con Renato Sala, padre di Cecilia, e incontrato a Palazzo Chigi la madre, Elisabetta Vernoni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala. L’incontro è seguito a un vertice governativo dedicato alla situazione della giornalista, detenuta dal 19 dicembre nel carcere di Evin.

Giorgia Meloni ha ricevuto la madre di Cecilia Sala

Nel pomeriggio, la premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Renato Sala, padre di Cecilia, e successivamente ha incontrato a Palazzo Chigi la madre, Elisabetta Vernoni.

Lasciando Palazzo Chigi, la donna ha sottolineato:

“La prima preoccupazione adesso sono assolutamente le condizioni di vita carceraria di mia figlia. Si è parlato di cella singola. Non esistono le celle singole. Esistono le celle di detenzioni comuni e poi ci sono le celle di punizione. Lei è in una di queste evidentemente”.

La madre di Cecilia Sala ha spiegato che le priorità sono le condizioni carcerarie più dignitose, seguite da decisioni importanti e risolute da parte dell’Italia per affrontare il ritorno in patria della figlia. Ha sottolineato di non voler piangere, lamentarsi o chiedere tempi specifici, consapevole della complessità della situazione.

“Questo incontro mi ha fatto bene. Avevo il bisogno di guardarsi negli occhi, anche tra mamme su cose di questo genere. La premier è stata più precisa e più puntuale ed è questo che io volevo e questo ho avuto. La fiducia è tanta, sicuramente stanno lavorando e io sono un po’ come Cecilia, sono un po’ un soldato. Aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo“.

La donna ha confermato di non aver ricevuto ulteriori telefonate dalla figlia nelle ultime ore. Nell’ultima chiamata, Cecilia aveva raccontato di essere costretta a dormire sul pavimento della cella, con solo due coperte a disposizione, e di essere stata privata dei suoi occhiali da vista. La cella sarebbe priva di qualsiasi comfort, senza neanche una brandina, mentre le luci rimarrebbero accese in qualunque orario. “Fate presto”, avrebbe ripetuto la giornalista ai genitori.

“Ieri è stato proprio un regalo. Arrivano così, inaspettate, quando vogliono loro. Io sono lì solo ad aspettare la telefonata”.

L’incontro con l’ambasciatore iraniano a Roma

Su indicazione del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Segretario Generale Riccardo Guariglia ha convocato oggi, alle 12:00, alla Farnesina l’ambasciatore iraniano, Mohammad Reza Sabouri, per discutere del caso di Cecilia Sala. In aggiunta al vertice urgente che si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo Chigi.

Nell’incontro è stata innanzitutto chiesta la liberazione immediata della connazionale e la richiesta di assicurare condizioni di detenzione dignitose. L’ambasciatore, invece, avrebbe sottolineato che sin dai primi momenti dell’arresto di Cecilia Sala si è garantito l’accesso consolare all’ambasciata italiana a Teheran e sono state inoltre fornite alla giornalista tutte le agevolazioni necessarie, tra cui ripetuti contatti telefonici con i propri cari. A tal proposito, ci si aspetta dal governo italiano che reciprocamente, oltre ad accelerare la liberazione del cittadino iraniano Mohammad Abedini, detenuto nel carcere di Milano, vengano fornite le necessarie agevolazioni assistenziali di cui ha bisogno.