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Un sogno che dura da decenni
I Jalisse, la coppia musicale composta da Alessandra Drusian e Fabio Ricci, sono noti per la loro vittoria al Festival di Sanremo nel 1997 con il brano “Fiumi di parole”. Da quel momento, la loro carriera ha subito alti e bassi, ma il desiderio di tornare sul prestigioso palco dell’Ariston non è mai svanito. Ogni anno, con l’avvicinarsi del Festival, la speranza di rivederli in gara si riaccende, ma puntualmente si spegne con l’annuncio delle liste dei partecipanti.
La loro esclusione dal Festival di Sanremo 2025 segna un altro capitolo di una storia che dura da 28 anni, un record incredibile di assenze che ha suscitato l’interesse e la curiosità del pubblico.
La reazione dei Jalisse
Di fronte all’ennesima esclusione, i Jalisse hanno scelto di reagire con ironia. Attraverso un video pubblicato sui social, la coppia ha stappato una bottiglia di champagne, esclamando: “Non ci siamo! Neanche quest’anno siamo a Sanremo!”.
Questo gesto ha fatto sorridere i fan e ha dimostrato come, nonostante le delusioni, i due artisti non perdano il loro spirito. La loro reazione ha generato un’ondata di supporto da parte dei follower, che continuano a sperare in un loro ritorno sul palco del Festival. La loro storia è diventata un simbolo di perseveranza e determinazione nel mondo della musica italiana.
Le ragioni dietro le esclusioni
Ma cosa si nasconde dietro queste continue esclusioni? I Jalisse si sono definiti come le vere “meteore del Festival”, un termine che racchiude sia la loro breve ma intensa carriera che il loro desiderio di tornare a brillare.
Le motivazioni possono essere molteplici: dal cambiamento dei gusti musicali del pubblico, alla crescente competizione tra artisti emergenti. Tuttavia, la loro assenza continua a sollevare interrogativi su come il Festival di Sanremo selezioni i partecipanti e su quali criteri vengano utilizzati. La storia dei Jalisse è un esempio di come il mondo della musica possa essere imprevedibile e talvolta ingiusto, lasciando artisti di talento in attesa di una seconda chance.