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La lotta della famiglia Ciatti per giustizia dopo l'omicidio del figlio

Famiglia Ciatti in protesta per giustizia dopo omicidio

La denuncia contro lo Stato italiano per la scarcerazione del presunto assassino

Un dramma che dura da sette anni

La famiglia Ciatti vive un incubo da oltre sette anni, da quando Niccolò, un giovane di 22 anni di Firenze, è stato brutalmente assassinato in una discoteca di Lloret de Mar nell’agosto 2017. L’omicidio, avvenuto per mano di un uomo che ha colpito Niccolò con un colpo mortale da arti marziali, ha lasciato un segno indelebile nella vita dei suoi cari. Nonostante la condanna definitiva a 23 anni di carcere per l’assassino, la giustizia sembra essere lontana. Infatti, l’uomo è attualmente latitante e la famiglia si sente abbandonata dallo Stato.

La denuncia contro lo Stato italiano

In un atto disperato per ottenere giustizia, la famiglia Ciatti ha deciso di denunciare lo Stato italiano. “Abbiamo deciso di denunciare lo Stato italiano perché è l’unico modo per far pagare i giudici che hanno scarcerato Bissoultanov”, ha dichiarato il padre di Niccolò. Questa denuncia non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta la frustrazione di una famiglia che si sente impotente di fronte a un sistema giudiziario che sembra non funzionare. La scarcerazione del presunto assassino ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia delle istituzioni nel garantire giustizia.

Il silenzio delle autorità e la fuga dell’assassino

Secondo il padre di Niccolò, nessuno sta cercando l’assassino, nonostante ci sia un mandato di cattura internazionale. “È fuggito perché la Spagna, dal momento in cui è stato condannato, gli ha lasciato il tempo per organizzare la fuga”, ha affermato. Questa situazione ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i familiari e i sostenitori di Niccolò, che chiedono un intervento deciso da parte delle autorità italiane e spagnole. La latitanza dell’assassino non solo rappresenta un fallimento della giustizia, ma mette anche in discussione la sicurezza dei cittadini e la capacità dello Stato di proteggere i propri cittadini.