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La Lega scuote le opposizioni riguardo il riconoscimento di Latina come patrimonio dell'UNESCO.

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Latina, nota per la sua eredità architettonica fascista, è al centro delle discussioni parlamentari, con una proposta della Lega per il riconoscimento dei suoi edifici come patrimonio dell'umanità dall'Unesco. La mozione, in esame nella commissione Cultura, è promossa da Giovanna Miele, deputata della Lega originaria di Latina. Tuttavia, l'iniziativa suscita preoccupazione tra le opposizioni. Nel frattempo, in vista del centesimo anniversario di Latina nel 2032, il centrodestra ha delineato un piano per commemorare l'evento. D'altro lato, membri della sinistra accusano la Lega di "strumentalizzare in modo subdolo e vile" l'iniziativa di valorizzazione del patrimonio storico della zona.

Latina si trova improvvisamente al centro delle discussioni parlamentari e delle polemiche, e ciò accade nello stesso giorno. A Montecitorio, l’ex Littoria, eredità del ventennio fascista e dell’architettura razionalista, diventa protagonista di una proposta della Lega, che chiede al governo di lavorare affinché quei palazzi vengano riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La mozione, attualmente sotto esame nella commissione Cultura, è promossa da Giovanna Miele, originaria di Latina e attiva nella Lega da tre anni. Il voto sul documento è previsto nei prossimi giorni (“o entro la fine di ottobre”, rivela la deputata), ma già suscita preoccupazione tra le opposizioni. Laura Boldrini del Partito Democratico esprime preoccupazione per “un tentativo di glorificare il fascismo, suggerendo che abbia anche portato risultati positivi. Non ci stiamo”. Elisabetta Piccolotti di Avs percepisce una “fissazione della destra al governo per il Ventennio”. Contestualmente, al Senato, Latina torna alla ribalta in vista del suo centenario, che ricorrerà nel 2032. Durante una conferenza stampa, il centrodestra unito delinea il piano per commemorare l’anniversario della città, seguendo la legge concordata dai tre alleati di governo e approvata all’unanimità in Senato ad agosto. “Anche se con otto anni di anticipo, vogliamo organizzare tutto in modo adeguato”, annunciano, rivelando che giovedì si terrà un Consiglio comunale straordinario per elaborare il progetto collettivamente. Tra i presenti, ci saranno il governatore del Lazio, Francesco Rocca, e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Spetterà al successore di Gennaro Sangiuliano sottoscrivere il decreto necessario per attuare la Fondazione per il centenario, con l’auspicio di completare il tutto tra fine anno e il 2025, che si occuperà delle “opere materiali”. Si vocifera anche dell’intervento di un architetto di fama internazionale.

Nicola Caladrini, senatore di Fratelli d’Italia e originario di Latina, ha dichiarato che “l’intento è quello di onorare una città unica nel panorama italiano, essendo la più giovane d’Italia. Non si tratta solo di una giornata di celebrazioni, ma di un progetto visionario che, in omaggio alla riconquista degli anni ’20 contro le paludi e la malaria, proietti lo sguardo verso il futuro”. I parlamentari del centrosinistra non possono fare a meno di ironizzare su quello che definiscono un “accerchiamento” dei meloniani. Anche se inizialmente potrebbe apparire sorprendente il comportamento della Lega alla Camera, in realtà, questo riflette l’impegno di Claudio Durigon, un altro residente di Latina, le cui radici venete risalgono all’epoca della bonifica dell’Agropontino. Durigon continua a sostenere la necessità di “dare un futuro a questa città”. Per questa ragione, la Lega controbatte alle insinuazioni di nostalgia fascista. Miele accusa quindi membri della sinistra di “strumentalizzare in modo subdolo e vile” l’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio storico della zona, che include anche istituzioni pubbliche.