La Guardia di Finanza di Udine ha rilevato una frode di tipo carosello che coinvolgeva un gruppo di imprese di origine cinese. L’indagine è iniziata a seguito di un controllo fiscale su un bazar situato a Palmanova, il quale utilizzava in modo sistematico fatture per operazioni inesistenti. Questo ha portato alla luce un sofisticato meccanismo fraudolento, mirato a nascondere il reddito imponibile al fisco, tramite 28 aziende distribuite su tutto il territorio italiano, tutte gestite da cittadini cinesi.
Struttura imprenditoriale inadeguata
Questi soggetti non disponevano di una struttura imprenditoriale adeguata, mancando di locali commerciali essenziali per le loro attività e mostrando dimensioni aziendali del tutto inadeguate rispetto alle transazioni effettuate. Le operazioni fasulle, in quanto il movimento di carta non corrispondeva al reale trasferimento di merce, avevano lo scopo di mascherare la loro irregolarità, adottando la facciata di una apparente normalità attraverso società “fantasma” o “cartiere”.
Importi non dichiarati e versamenti mancanti
L’azione ispettiva sulla società friulana ha rivelato un imponibile di circa 2 milioni di euro non dichiarati, oltre a circa 1 milione di euro di versamenti non effettuati, portando alla denuncia di due individui.