Il contesto del caso
Il caso di Pasquale Serra, 60 anni, di Golfo Aranci, ha sollevato un acceso dibattito sulla giustizia e la sicurezza delle donne in Italia. Serra è stato prosciolto dall’accusa di tentato omicidio nei confronti della sua vicina, Petronella Codreanu, a causa della sua incapacità di stare in giudizio. Questo episodio, avvenuto in un contesto di conflitto tra condomini, ha messo in luce non solo le dinamiche di violenza domestica, ma anche le lacune del sistema giudiziario nel proteggere le vittime.
La dinamica dell’aggressione
Il fatto risale a una lite tra condomini, culminata in un gesto estremo: Serra ha sparato con un fucile subacqueo, colpendo Codreanu al volto e provocandole la perdita dell’occhio destro. La donna, che si è costituita parte civile, ha descritto la sua esperienza come traumatica e ha espresso la sua delusione per la decisione del giudice. “Mi sento delusa, c’è qualcosa che non va”, ha dichiarato, evidenziando la sua paura di incontrare l’aggressore, ora libero di muoversi.
Il proscioglimento di Serra ha suscitato interrogativi sulla protezione delle vittime di violenza domestica. La donna ha denunciato una forma di razzismo e disattenzione da parte delle istituzioni, affermando che la giustizia non ha fatto il suo corso. “Ho perso un occhio, sono invalida al cento per cento”, ha detto, sottolineando il trauma subito dai suoi figli. Questo caso mette in evidenza la necessità di un sistema giuridico più attento e sensibile alle esigenze delle vittime, specialmente in situazioni di violenza domestica.