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Sulle misure che riguardano “la disciplina del sequestro degli smartphone” è in programma un cambiamento, ad annunciarlo è stato il ministro Nordio.
Pm o Gip, chi potrà fare richiesta e sequestrare uno smartphone
Sul sequestro di uno smartphone o di un pc deciderà il Gip, su richiesta del Pm, e non più solo il Pm. A stabilirlo è l’emendamento del relatore Sergio Rastrelli al ddl di Pierantonio Zanettin (FI) all’esame della commissione Giustizia del Senato, che riforma la disciplina in materia di sequestro di dispositivi informatici.
I Pm non potranno disporre il sequestro dei cellulari
Ad annunciarlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a Radio 24 spiegando che:
«Oggi nel cellulare non ci sono solo le conversazioni, c’è una vita intera. E questa vita non può essere messa nelle mani di un pubblico ministero che con una firma se ne impossessa e magari dopo non vigila abbastanza sulla sua divulgazione».
Il ministro Nordio e l’annuncio in Parlamento sulla riforma in merito ai Pm e gli smartphone
«In un telefonino o in uno smartphone sono contenute cartelle cliniche, dichiarazioni dei redditi, conversazioni intime, immagini, non soltanto del sequestrato, ma dei suoi amici e degli amici degli amici. La tecnologia oggi consente questa concentrazione di notizie che poi vengono assorbite nel telefonino, nel cellulare, e che possono essere sequestrate con la sola firma di un pubblico ministero. Cosa inaudita che confligge contro qualsiasi regola umana e divina, contro l’articolo 15 della Costituzione che tutela la riservatezza delle conversazioni. Questo il nostro provvedimento di oggi non lo affronta, ma siamo in dirittura d’arrivo per una complessiva modifica delle intercettazioni, quindi questo è solo l’inizio».