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Il Family Act è stato ufficialmente archiviato dal governo di Giorgia Meloni: approvato dal Parlamento nel 2022, con la sola astensione di Fratelli d’Italia.
Gli obiettivi del Family Act
La riforma aveva l’obiettivo di riscrivere un sistema inefficace e incentivare la natalità in calo, ma con la scadenza delle deleghe che dovevano attuarla, rimane solo un frammento del progetto originale: l’assegno unico per i figli.
I motivi dell’archiviazione
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha spiegato a Repubblica che la delega al governo per il Family Act è ormai “superata” poiché, il governo attuale sta implementando un proprio piano per le famiglie.
Tuttavia, molte delle misure previste dal Family Act, come il sostegno alle spese educative dei figli, l’aumento dei congedi di paternità, il sostegno all’imprenditoria femminile e l’aiuto finanziario ai giovani, sono attualmente accantonate dal Governo Meloni.
Il Governo ha riconfermato e rafforzato l’assegno unico per i figli, ma le altre misure per la famiglia sono state sostituite da interventi meno strutturali, come l’aumento dei fringe benefit e il sostegno ai centri estivi.
Le parole dell’ex ministra per le Pari opportunità e la Famiglia sul Family Act
Secondo l’ex ministra, Elena Bonetti, che ha scritto la legge, nulla è stato superato:
«Il Governo sta tornando indietro a logiche di bonus ed è un grave errore. Far scadere una riforma integrata strutturale così ampia e sostituirla con piccoli interventi significa rinunciare ad agire in modo significativo sulla denatalità».