> > La condanna di Lucrezia Selassiè: stalking e ossessione in un amore tossico

La condanna di Lucrezia Selassiè: stalking e ossessione in un amore tossico

Immagine di Lucrezia Selassiè in un contesto di amore tossico

Un caso di stalking che ha scosso il mondo del gossip e della cronaca rosa.

Un amore che si trasforma in incubo

La storia tra Lucrezia ‘Lulù’ Selassiè e Manuel Bortuzzo, iniziata tra le mura della Casa del Grande Fratello Vip, si è trasformata in un incubo per il nuotatore paraolimpico. Dopo una breve relazione, Bortuzzo ha deciso di interrompere il legame, ma la reazione di Lucrezia è stata drammatica. Non accettando la rottura, ha iniziato a perseguitarlo, dando vita a una serie di episodi di stalking che hanno portato alla sua condanna a un anno e otto mesi di reclusione, con la pena sospesa.

La denuncia e la sentenza

La denuncia di Bortuzzo ha fatto emergere una realtà inquietante. Secondo il nuotatore, Lucrezia lo ha seguito in ogni sua mossa, presentandosi in luoghi inaspettati e inviando messaggi incessanti. “Fin da subito lei non mi ha preso sul serio”, ha dichiarato Bortuzzo, evidenziando come la situazione sia degenerata in atti di violenza fisica e verbale. La sentenza del tribunale ha riconosciuto la gravità della situazione, imponendo a Lucrezia di seguire un percorso psicologico, evidenziando la sua condizione di ossessione.

Le reazioni e il supporto familiare

Le sorelle di Lucrezia, Clarissa e Jessica, hanno espresso il loro sostegno nei confronti della congiunta, mentre Bortuzzo ha ribadito la sua posizione, chiarendo che la sua denuncia non era motivata da vendetta, ma dalla necessità di proteggere la propria vita e serenità. “L’ho fatto per me stesso, per tutelare la mia persona”, ha affermato, sottolineando come la sua decisione fosse dettata da un’esigenza di sicurezza. La vicenda ha sollevato interrogativi sul tema dello stalking e delle dinamiche tossiche nelle relazioni, richiamando l’attenzione su un problema sociale spesso sottovalutato.