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Il caso che ha scosso il gossip italiano
Negli ultimi mesi, la vicenda tra Lulù Selassié e Manuel Bortuzzo ha catturato l’attenzione dei media e del pubblico, mescolando cronaca e gossip in un intreccio di emozioni e polemiche. La storia ha preso una piega drammatica con l’accusa di stalking rivolta a Lulù, che ha portato a una condanna in primo grado e all’imposizione di un braccialetto elettronico. Ma cosa si cela realmente dietro questa vicenda? Per la prima volta, Lulù ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, cercando di chiarire la sua posizione e di difendersi dalle accuse.
La testimonianza di Lulù Selassié
In un’intervista rilasciata al giornalista Gabriele Parpiglia nel suo podcast “Seconda Vita”, Lulù ha espresso il suo dolore e la sua incredulità di fronte alla sentenza. Ha negato con fermezza di aver mai compiuto atti di stalking nei confronti di Bortuzzo, sostenendo di essere stata coinvolta in una relazione complessa e difficile. Secondo la sua versione, sarebbe stata costretta a vivere una relazione segreta, in cui Manuel oscillava tra momenti di avvicinamento e di allontanamento. Le sorelle di Lulù, Jessica e Clarissa, hanno confermato la sua versione, descrivendo la situazione come una vera e propria sofferenza per la loro sorella.
Le accuse e le prove a sostegno
Le accuse di stalking sono emerse dopo alcuni episodi avvenuti in Portogallo e Inghilterra, dove Lulù e Manuel si sarebbero trovati nello stesso hotel. Secondo le Selassié, era stato lo stesso Bortuzzo a invitare Lulù alle sue gare, dimostrando un desiderio di avere la fidanzata al suo fianco. Tuttavia, le accuse di aggressione nei confronti dell’atleta sono state respinte dalle sorelle, che sostengono che non ci siano prove concrete a sostegno di tali affermazioni. Al contrario, affermano di avere messaggi e foto che contraddicono la versione di Bortuzzo, suggerendo che Lulù sia stata vittima di una relazione tossica.
Il futuro della vicenda giudiziaria
Nonostante il rifiuto del giudice di rimuovere il braccialetto elettronico, le Selassié rimangono ottimiste riguardo all’appello. Jessica ha sottolineato che, ora che Lulù vive a Milano, non ci sono motivi per considerarla un pericolo per Bortuzzo, che risiede a Roma. Tuttavia, la rapidità della sentenza e la severità della condanna fanno sorgere interrogativi sulla solidità delle prove presentate in aula. La vicenda continua a svilupparsi, e l’attenzione del pubblico rimane alta, in attesa di ulteriori sviluppi che potrebbero chiarire la verità dietro questa intricata storia.