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La Commissione ha concluso le sue attività riguardo alle infiltrazioni presso il Comune di Bari.

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La commissione del Viminale ha concluso l'indagine sulle possibili infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale di Bari. La commissione, formata da Claudio Sammartino, Antonio Giannelli e Pio Giuseppe Stola, è stata nominata dopo l'operazione 'Codice interno' che ha portato all'arresto di 130 persone, incluse figure politiche di Bari, e suggerito l'esistenza di un legame tra imprenditoria, politica e criminalità. L'indagine ha coinvolto anche l'azienda municipalizzata dei trasporti di Bari, Amtab, per sospette infiltrazioni mafiose. Il rapporto finale è stato consegnato al prefetto di Bari, Francesco Russo, che lo elaborerà e preparerà una proposta per il ministero dell'Interno. In caso di dissoluzione del consiglio comunale, quest'ultima sarà regolata da un decreto presidenziale.

Nelle ultime giornate è stato finalizzato l’opera della commissione designata dal Viminale per indagare riguardo possibili infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale di Bari. I membri della commissione erano Claudio Sammartino, ex prefetto; Antonio Giannelli, recentemente designato prefetto di Cremona; e Pio Giuseppe Stola, maggiore della Guardia di Finanza dello Scico. La loro nomina è avvenuta il 22 marzo, poco dopo l’operazione ‘Codice interno’ della Dda di Bari, la quale ha portato all’arresto di 130 individui, tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e Maria Carmen Lorusso, ex consigliere comunale di Bari e sua moglie. Tale operazione aveva suggerito l’esistenza di una connessione fra imprenditoria, politica e criminalità, con evidenza di situazioni di scambio politico mafioso. L’operazione aveva portato pure all’amministrazione giudiziaria di Amtab, l’azienda municipalizzata dei trasporti di Bari, per sospette infiltrazioni mafiose, specialmente nella gestione delle assunzioni. Durante i sei mesi di lavoro (inizialmente stabiliti in tre mesi, ma poi estesi a sei), la commissione ha esaminato il consistente fascicolo dell’inchiesta, ha raccolto documenti, ha interpellato il procuratore, e ha sentito le opinioni dei capi politici e amministrativi del comune, in quel tempo guidato dal sindaco Antonio Decaro, ora europarlamentare. La nuova amministrazione comunale, ancora guidata dal centrosinistra con il neo-eletto sindaco Vito Leccese, è stata votata a giugno. Pertanto, il resoconto finale della commissione è stato già dato al prefetto di Bari, Francesco Russo, che sarà responsabile dell’elaborazione delle conclusioni e della preparazione di una proposta per il ministero dell’Interno.

In caso di possibile dissoluzione, essa dovrà essere regolata attraverso un decreto presidenziale, presentato dal ministro dell’Interno ed approvato dal Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla presentazione del rapporto.