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La Cassazione sulla strage del Mottarone: "Nerini e Perocchio conoscevano i rischi"

I soccorritori sul luogo della strage

Il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla strage del Mottarone che uccise 14 persone in Piemonte: "Nerini e Perocchio conoscevano i rischi"

Arriva una importante pronuncia della Cassazione sulla strage del Mottarone: “Nerini e Perocchio conoscevano i rischi”. La Suprema sancisce “l’incauto modus operandi” del titolare della concessione e del direttore della funivia, Luigi Nerini ed Enrico Preocchio e statuisce revoca dei domiciliari e interdizione alle attività sul caso di specie.

La Cassazione e la strage del Mottarone

I due quindi sarebbero stati pienamente consapevoli dei problemi alla struttura e del fatto che in assenza di un intervento di manutenzione, “la funivia avrebbe funzionato con il freno di emergenza disinserito“. La decisione della Corte di Cassazione è stata in ordine a molte disposizioni del tribunale del Riesame nei confronti dei due indagati. Nell’incidente morirono 14 persone e i giudici con la stola di ermellino hanno profilato un “incauto modus operandi”. Cosa significa e che valore giuridico ha il pronunciamento del massimo organi di giurisprudenza italiano?

“Conflitto fra sicurezza e guadagno”

Le informazioni hanno “espressamente avallato questo incauto modus operandi dei due dirigenti”. Poi la chiosa: “E dall’altra parte hanno attestato che i tragici fatti del 23 maggio 2021 hanno interessato una realtà aziendale che aveva già fatto i conti, in passato, con il conflitto tra le esigenze della sicurezza e quelle di natura economica“.