La Cassazione ordina l'appello nel caso di corruzione riguardante Ruby Ter.

Appello a Milano per corruzione legata a Ruby Ter: Corte di Cassazione estingue accuse di falsa testimonianza, scagionati imputati. Sorpresa dei legali di Berlusconi, ma la verità emergerà

La Corte di Cassazione ha avviato un appello a Milano per circa venti individui accusati di corruzione in ambito giudiziario legato al caso Ruby Ter, che coinvolge anche le famose “Olgettine”, tra cui Karima El Mahroug, nota come Ruby.

I giudici hanno deciso di estinguere l’accusa di falsa testimonianza per tutti gli imputati. In precedenza, in primo grado, erano stati tutti scagionati. Per quanto riguarda Luca Risso, ex fidanzato di Ruby al momento dei fatti, l’accusa di riciclaggio è stata archiviata e il suo ricorso giudicato inammissibile. La sentenza della sesta sezione penale è stata emessa dopo due ore di deliberazione. I legali di Silvio Berlusconi, Federico Cecconi e Giorgio Perroni, hanno espresso la loro sorpresa e incredulità per questa decisione, ma sono certi che alla fine emergerà la verità, sottolineando che non ci sono testimonianze corrotte.

Appello a Milano per corruzione in ambito giudiziario

La Corte di Cassazione ha avviato un appello a Milano per circa venti individui accusati di corruzione in ambito giudiziario legato al caso Ruby Ter, che coinvolge anche le famose “Olgettine”, tra cui Karima El Mahroug, nota come Ruby.

Estinzione dell’accusa di falsa testimonianza

I giudici hanno deciso di estinguere l’accusa di falsa testimonianza per tutti gli imputati. In precedenza, in primo grado, erano stati tutti scagionati.

Archiviazione dell’accusa di riciclaggio per Luca Risso

Per quanto riguarda Luca Risso, ex fidanzato di Ruby al momento dei fatti, l’accusa di riciclaggio è stata archiviata e il suo ricorso giudicato inammissibile.

Sentenza della sesta sezione penale

La sentenza della sesta sezione penale è stata emessa dopo due ore di deliberazione.

Reazioni dei legali di Silvio Berlusconi

I legali di Silvio Berlusconi, Federico Cecconi e Giorgio Perroni, hanno espresso la loro sorpresa e incredulità per questa decisione, ma sono certi che alla fine emergerà la verità, sottolineando che non ci sono testimonianze corrotte.