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La carriera di Carmine Gallo: dal super poliziotto a indagato

Carmine Gallo, ex poliziotto ora indagato

Dalla lotta alla criminalità organizzata ai recenti guai giudiziari: la vita di un investigatore

Un investigatore di successo

Carmine Gallo, noto come il “super poliziotto”, ha dedicato oltre trent’anni della sua vita al servizio dello Stato, guadagnandosi una reputazione di eccellenza nel contrasto alla criminalità organizzata. Tra i suoi successi più significativi si annoverano la risoluzione del caso Gucci e l’arresto del serial killer Michele Profeta. La sua carriera è stata costellata di indagini di alto profilo, che hanno messo in luce non solo le sue abilità investigative, ma anche la sua capacità di gestire situazioni complesse e delicate.

Il caso del rapimento di Cesare Casella

Uno dei momenti chiave nella carriera di Gallo è stato il rapimento di Cesare Casella, un diciottenne prelevato a Pavia e rilasciato dopo due anni di prigionia. Gallo ha dimostrato le sue doti investigative coordinando le indagini e mantenendo i contatti con i rapitori, contribuendo in modo decisivo alla liberazione del giovane. Questo caso ha segnato l’inizio della sua specializzazione nei sequestri di persona, un campo in cui ha ottenuto risultati straordinari, affrontando le sfide poste dalla ‘ndrangheta calabrese.

Il pentimento di un boss

Un altro traguardo importante nella carriera di Gallo è stato il suo ruolo nel convincere il boss della ‘ndrangheta Saverio Morabito a pentirsi. Le confessioni di Morabito, raccolte in migliaia di pagine di verbali, hanno portato a un’operazione che ha visto l’arresto di circa 200 persone, segnando un colpo significativo alle cosche calabresi operanti nel Nord Italia. Questo successo ha rappresentato un punto di svolta nella lotta contro la criminalità organizzata, dimostrando l’efficacia delle indagini condotte da Gallo e dal suo team.

Il passaggio al settore privato e le controversie legali

Dopo il pensionamento nel 2018, Gallo ha intrapreso una nuova carriera nel settore privato, collaborando con figure di spicco come Enrico Pazzali e contribuendo alla fondazione della società Equalize. Tuttavia, questa nuova fase della sua vita è stata segnata da guai giudiziari. Gallo è stato accusato di essere il “capo” di una presunta rete di cyber spie, coinvolta in attività di dossieraggio su larga scala. Nel dicembre 2023, è stato posto agli arresti domiciliari, e la sua vita si è conclusa tragicamente a causa di un infarto, mentre attendeva di comparire davanti al Tribunale del Riesame.