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La battaglia per l'adozione di minori stranieri in Italia

Immagine che rappresenta la battaglia per l'adozione di minori stranieri

Dalila Di Lazzaro celebra la sentenza della Corte Costituzionale sull'adozione

Una vittoria attesa da tempo

La recente sentenza della Corte Costituzionale italiana ha aperto le porte all’adozione di minori stranieri anche per le persone singole, un traguardo che Dalila Di Lazzaro ha atteso per decenni. L’attrice, che ha dedicato gran parte della sua vita a questa causa, ha espresso la sua gioia e il suo sollievo per un cambiamento che considera fondamentale. “Oggi piango e rido allo stesso tempo”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di questo passo avanti per i bambini abbandonati.

Un percorso di lotta e determinazione

Dalila ha iniziato la sua battaglia dopo la tragica morte del suo unico figlio, Christian, avvenuta nel 1991. Da quel momento, ha sentito il bisogno di dare amore e conforto a bambini in difficoltà, un desiderio che l’ha portata a viaggiare negli Stati Uniti, dove ha visto come l’adozione fosse un diritto accessibile a molti. “Volevo cambiare questa legge in Italia, ma ho trovato solo ostacoli”, ha ricordato, evidenziando la frustrazione di affrontare un tabù culturale che ha ostacolato il suo impegno.

Il dolore e la speranza di un futuro migliore

La lotta di Dalila non è stata priva di sacrifici. Ha speso tempo e risorse per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affrontando anche il dolore personale di un grave incidente stradale che le ha causato fratture e un dolore cronico. “Ho lottato per tutte le mamme e le persone di buona volontà che desiderano adottare”, ha affermato, evidenziando come la sua battaglia fosse anche per coloro che non avevano voce. Nonostante le difficoltà, la sua determinazione non è mai venuta meno, e oggi, con la nuova sentenza, si apre una nuova era per le adozioni in Italia.