Secondo la rappresentanza dell’Iran presso l’Onu, in risposta a un potenziale attacco israeliano contro il Libano, gli iraniani adotteranno una strategia di “guerra di annientamento” contro il “regime sionista“. Questo includerebbe il coinvolgimento completo di tutti i fronti della resistenza. Sebbene l’Iran attualmente consideri le minacce di attacco israeliano come propaganda psicologica, è chiaro che una vera e propria aggressione militare su larga scala da parte di Israele comporterebbe una risposta immediata e decisiva da parte dell’Iran e dei suoi alleati.
Le parole del premier libanese
Nella giornata odierna, il primo ministro libanese Najib Miqati ha commentato sulle recenti minacce percepite come una forma di guerra psicologica. Durante la sua visita al quartier generale del settore sud dell’Esercito libanese vicino a Tiro, nei pressi del confine con Israele, Miqati ha rassicurato la nazione dicendo che il Libano supererà questa fase. Ha espresso fiducia nel raggiungere una stabilità permanente ai confini, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide attuali con determinazione e speranza per un futuro pacifico e sicuro per il Paese dei Cedri.
L’intervento del Pentagono
Il Pentagono ha affermato ieri che una soluzione diplomatica in Libano rimane ancora fattibile. Secondo il dipartimento della difesa degli Stati Uniti, questa via rappresenta il miglior modo per prevenire un conflitto più esteso.