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L’influenza australiana è un ceppo virale che ha colpito in modo significativo l’Australia durante la stagione invernale.
Con i primi casi segnalati anche in Italia, cresce la preoccupazione nel Paese. Ecco tutto ciò che bisogna sapere su sintomi, cura e vaccino.
Allarme influenza australiana in Italia: i sintomi
I primi casi di influenza australiana (H3N2 del ceppo A) sono stati registrati in Lombardia, Lazio e Piemonte. I sintomi includono naso che cola, mal di gola, tosse secca e inappetenza, accompagnati da febbre alta, che può variare tra i 38 e i 40 gradi, brividi, mal di testa, dolori ossei, stanchezza e sudorazione.
Nei bambini, si possono manifestare anche vomito e diarrea. Tuttavia, a creare maggiore preoccupazione sono i sintomi legati al cervello e al cuore.
“Predomina il quadro neurologico. Questo virus colpisce non solo i polmoni, la gola, ma anche il cervello. È un dato importante, già emerso dall’Australia”, ha dichiarato Matteo Bassetti, direttore di malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.
Tra le complicazioni della malattia, infatti, possono esserci polmoniti e, più raramente, problemi a cuore e cervello, con miocarditi ed encefaliti.
Se il virus arriva al cervello, specialmente negli anziani può esserci una sorta di obnubilamento. Si parla di vertigini, convulsioni, encefaliti, confusione mentale come quella che ha colpito l’anziano paziente di Genova, che non riconoscerebbe la moglie.
La cura per l’influenza australiana
In caso di influenza, il primo consiglio è riposarsi e mantenersi al caldo. È fondamentale bere abbondanti liquidi per prevenire la disidratazione e optare per pasti leggeri e digeribili.
È altresì importante limitare il contatto con altre persone per evitare la diffusione del virus; a tal fine, si consiglia di indossare mascherine, come quelle utilizzate durante la pandemia di Covid, e di lavarsi frequentemente le mani.
I risultati più significativi sono stati ottenuti grazie all’uso di farmaci antinfiammatori, disponibili senza prescrizione in farmacia. Attenzione, invece, all’antibiotico e all’utilizzo del Paxlovid, che può creare problemi nelle persone più fragili.
L’influenza australiana e il vaccino
Il vaccino offre protezione contro l’influenza australiana, sebbene il virus presenti una maggiore tendenza a mutare, il che può compromettere l’efficacia della risposta immunitaria. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione per le categorie a rischio, tra cui gli over 60, i bambini da 6 mesi a 6 anni, i pazienti fragili e il personale sanitario.