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KuriU, social network del tempo libero dove gli italiani si raccontano

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Roma, 3 lug. (askanews) - E' un social network tutto italiano dedicato al tempo libero KuriU, che offre la possibilità di scambiarsi idee, suggerimenti, riflessioni e condividere le proprie esperienze legate a cibo, vacanze, offerte culturali, di sport o wellness. Alla Casa del cinema a Roma è st...

Roma, 3 lug. (askanews) – E’ un social network tutto italiano dedicato al tempo libero KuriU, che offre la possibilità di scambiarsi idee, suggerimenti, riflessioni e condividere le proprie esperienze legate a cibo, vacanze, offerte culturali, di sport o wellness. Alla Casa del cinema a Roma è stata presentata la ricerca del nuovo Osservatorio sul tempo libero promosso da KuriU, realizzato dagli istituti di ricerca SWG e Rachael, che si basa sull’analisi di oltre 16 mila esperienze condivise. Emerge che il 70% delle esperienze legate al relax si svolgono in Italia e cresce sempre più, da parte degli utenti, la voglia di raccontare ciò che fanno non solo attraverso gli scatti realizzati ma attraverso una narrazione che offre anche itinerari, consigli, suggestioni.

“Da una ricerca effettuata dai primi anni Duemila Confcommercio ha predeterminato il valore del tempo libero in 114 miliardi. Noi riteniamo che dopo 15 anni questo valore non può essere più che raddoppiato” ha spiegato Tommaso Albonetti, CEO di KuriU. E se gli italiani investono sempre più nel loro tempo libero i suggerimenti di altri utenti diventano fondamentali. “Il consiglio, il consiglio utile, fidato, perché i nostri utenti sono delle persone, come tutti noi, che vivono e scrivo per se stessi. – ha sottolineato il CEO di KuriU – E quindi se domani qualcuno riesce a trasmettere questo entusiasmo, riesce ancora di più a valorizzare il tempo libero per un’altra persona e per un altro utente”.

KuriU oggi conta più di 60 mila utenti, che amano condividere prima di tutto esperienze legate a cibo e vino, ma anche legate a “green motion”, cioè alla natura, a visite a musei, gallerie, siti archeologici, piccoli borghi. E sono le donne quelle che raccontano e si raccontano di più, anche nel dettaglio: circa il 60% del campione. Francesco Biasiol, Chief Technology Officer di Rachael e SWG, ha evidenziato: “E’ una community particolare, con un bassissimo livello di conflittualità, però ci sono i commenti, c’è l’engagement, sembra che prevalga proprio il desiderio di esprimere se stessi, con un certo livello di autenticità, creatività e spontaneità”.