L’uomo ha subito gravi ustioni sul 30% del suo corpo: il decesso è avvenuto una settimana dopo l’omicidio della sua ex compagna, alla quale aveva dato fuoco cospargendola di benzina.
Kenya, morto il compagno che aveva dato fuoco all’atleta Cheptegei
In ospedale Moi, in Kenya, è scomparso il precedente fidanzato e omicida dell’atleta ugandese Rebecca Cheptegei, dopo essere stata bruciata viva dallo stesso Dickson Ndiema Marangach. Secondo il dottor Owen Menach del Moi Teaching and Referral Hospital nella città di Eldoret, è vero che è morto a causa delle ustioni su più del 30% del corpo.
Le ustioni sono state provocate dal fidanzato quando ha cosparso di benzina la sua compagna durante una discussione riguardante il terreno dove la casa della donna era stata costruita. La giovane maratoneta, che aveva partecipato alle Olimpiadi di Parigi, ha perso la vita il 5 settembre a causa delle ustioni causate dall’attacco del suo fidanzato. L’atleta era appena tornata in Kenya, dove viveva con la sua famiglia. Il compagno, che aveva pianificato l’attacco, è riuscito ad entrare nella sua casa a Endebess, nella contea di Trans-Nzoia ad ovest del paese, approfittando del fatto che la madre e i suoi figli fossero in chiesa. Dopo l’intervento dei vicini -che hanno cercato di fermarlo- la giovane è stata portata in ospedale e ricoverata in gravi condizioni con ustioni sul 75% del corpo. La notizia della morte di Cheptegei è stata resa pubblica da Donald Rukare, presidente del Comitato olimpico ugandese: “Che la sua anima gentile possa riposare in pace. Condanniamo fortemente la violenza contro le donne. Questo è stato un atto vile e senza senso che ha portato alla perdita di una grande atleta”, ha scritto sulla piattaforma X. Secondo un sondaggio nazionale, nel 2022 almeno il 34% delle donne ha dichiarato di aver subito violenza fisica.