Diversi manifestanti sono entrati in Parlamento in Kenya e hanno appiccato il fuoco. Il bilancio al momento è di almeno dieci morti e decine di feriti.
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Kenya, assalto al Parlamento: uccisi diversi manifestanti
Assalto al Parlamento in Kenya. Il numero delle vittime non è ancora chiaro, ma secondo i media ci sarebbero almeno dieci morti e decine di feriti. Alcuni deputati sono riusciti a lasciare l’edificio, altri si sono dovuti rifugiare nei sotterranei dell’edificio. Gli agenti sono stati dispiegati in diverse strade del centro e hanno cercato di disperdere la folla con idranti e gas lacrimogeni, arrivando anche ad aprire il fuoco sulla folla. Sono stati sparati proiettili veri e di gomma quando le persone hanno iniziato ad avanzare lanciando pietre.
I manifestanti sono riusciti lo stesso ad entrare nel complesso del Parlamento e hanno appiccato il fuoco. Presi d’assalto anche l’ufficio del governatore Johnson Sakaja e altri uffici amministrativi. Sono stati dati alle fiamme anche alcuni veicoli parcheggiati presso la Corte Suprema del Kenya, come riferito da Citizen Tv Kenya, emittente affiliata alla Cnn. A Nairobi, i manifestanti sono giovani con bandiere, fischietti e vuvuzelas. Tra loro anche l’attivista, sociologa e giornalista Rita Auma Obama, sorellastra dell’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che è stata colpita dai gas lacrimogeni.
Kenya, proteste in tutto il Paese: i motivi
Le proteste sono in corso in circa 30 delle 47 contee del Paese. Alcune manifestazioni si sono svolte pacificamente, senza l’opposizione delle forze dell’ordine. La mobilitazione è guidata dai giovani che chiedevano ai parlamentari di respingere la proposta di aumento delle tasse. Il governo ha difeso le misure, sottolineando che sono necessarie. Durante la manifestazione di giovedì scorso sono morti due giovani, mentre in tutto il Paese i feriti sono stati 200, con oltre 100 arresti.