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A seguito dell’ultima puntata del Grande Fratello, che ha visto trionfare Perla Vatiero, il fratello di Greta Rossetti, Josh Rossetti, ha avuto una discussione molto accesa con Massimiliano Varrese: in queste ore la replica del ragazzo sui social e con un’intervista.
L’intervista a Fanpage di Josh Rossetti dopo la lite al Grande Fratello
Dopo le immagini della lite Josh Rossetti è stato intervistato da Fanpage:
«Le cose sono degenerate quando sono arrivati i buttafuori che hanno iniziato a tenermi e io mi sono dimenato. Non ho né urlato, né minacciato. Forse avevo un tono di voce alto. Gli avrò detto qualcosa tipo “Scendi da questa ca**o di macchina”. I buttafuori sono arrivati a tenermi e lì sono impazzito e ho cominciato a lanciare tutto per aria come si vede nel video e a prendere a calci l’auto. Varrese rimaneva in macchina a ridermi in faccia con quella sua aria di sfida. Se vuole denunciarmi non ho problemi, andiamo in tribunale. Non voglio scusarmi, se vuole la guerra legale, l’avrà. I miei avvocati non aspettano altro».
Josh Rossetti e la risposta sullo spintone a Monia La Ferrara dopo la lite con Varrese
Il fratello di Greta Rossetti è stato criticato anche per lo spintone a Monia La Ferrera, sua attuale compagna:
«Per quanto riguarda lo spintone a Monia, io volevo semplicemente allontanare la mia donna da una probabile rissa perché ero circondato da cinque buttafuori che volevano sicuramente placare la situazione, non lo so, però dentro di me non potevo sapere cosa stava per succedere. Dentro di me era un modo per allontanarla».
Nell’intervista a Fanpage il ragazzo ha aggiunto:
«Mio cognato è uguale a me a livello di impulsività, sa cosa significa. Ha perfettamente capito che volevo allontanarla da quella situazione. La madre di Monia ha perfino fatto un video in cui spiega la situazione».
La replica di Josh Rossetti sul suo profilo Instagram
«Buongiorno a tutti, in merito all’accaduto di ieri sera post puntata. Io e Monia eravamo tranquilli sul van, ad un tratto Varrese si avvicina istigandoci con applausi e sorrisini. Ha iniziato a provocarmi, ho aspettato che si avvicinasse alla macchina, ma c’erano almeno quattro metri di distanza, e gli ho chiesto di scendere. Mentre era nell’auto mi rideva in faccia e mi ha detto “No, non scendo”, io volevo solo parlare da uomo a uomo. Poi la situazione mi è sfuggita di mano, la violenza non va usata, mi scuso con tutti. La cosa fondamentale è che non c’era nessuna bambina in macchina, non mi permetterei mai davanti a sua figlia di fare una cosa del genere. Detto questo se qualcuno viene a provocarmi non è colpa mia perché se l’è cercata. Mi scuso davanti a tutta Italia senza nessun problema».