Roma, 27 feb. (Adnkronos) – "Io non ho firmato il referendum perché penso che finché si fa il legislatore bisogna provare a cambiare le regole. Però penso che oggi il referendum ci ponga una questione molto secca e politicamente semplice". Lo ha detto l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd Andrea Orlando nel suo intervento nella direzione nazionale del partito.
"Fa bene la segretaria ad auspicare una convergenza massima, mi permetto di forzare oltre. Io penso che se noi non fossimo chiari nell'esplicitare la nostra adesione ai referendum comprometteremmo un riposizionamento che dal punto di vista dei risultati elettorali ha consentito di ricostruire un rapporto con un pezzo del mondo del lavoro, che è parte di quel risultato delle europee".
"Con molta franchezza però non citerei il caso della legge sulla partecipazione come metodo perché io credo che noi dovremmo andare a questa sfida con una nostra piattaforma politica. Non rinunciando cioè a svolgere una funzione di carattere unitario. Per noi la divisione del sindacato non deve essere un fatto compiuto che accettiamo. Da questo punto di vista c'è bisogno secondo me di costruire una nostra piattaforma che provi ad unire anziché andare di fronte ad un dilemma rischiando di dividerci".