Lucrezia Ciotti Accoglienza tutt’altro che calorosa per il vicepresidente USA JD Vance e sua moglie Usha al loro debutto al Kennedy Center di Washington, nel primo concerto dall’insediamento di Donald Trump.
Donald Trump diventa Presidente del Kennedy Center
Il 12 febbraio 2025, Donald Trump è stato eletto “all’unanimità” presidente del Kennedy Center, segnando una svolta storica: è il primo presidente in carica a ricoprire questo ruolo.
Fondato nel 1971 a Washington DC, il Kennedy Center è il principale centro per le arti performative degli Stati Uniti. Ospita oltre 2.000 spettacoli l’anno e il prestigioso Kennedy Center Honors. Trump ha promesso di trasformarlo in un luogo speciale ed emozionante, affidando la direzione a Richard Grenell. Ha inoltre annunciato l’eliminazione di spettacoli drag e altre propagande antiamericane.
L’operazione ha scatenato un’ondata di dimissioni: la produttrice televisiva Shonda Rhimes ha lasciato il consiglio, Renée Fleming si è dimessa da consulente speciale e Ben Folds ha abbandonato la direzione artistica della National Symphony Orchestra.
JD Vance e la moglie al Kennedy Center, il pubblico non perdona: brutte sorprese per la coppia
Il vicepresidente USA JD Vance e sua moglie Usha sono stati accolti da fischi e “buu” durante la loro presenza a un concerto al Kennedy Center di Washington, la prima dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Quando la coppia ha preso posto in prima fila, dietro la platea, il pubblico ha reagito rumorosamente, esasperato anche dal ritardo di mezz’ora e dalle lunghe code causate dalle rigide misure di sicurezza, tra cui metal detector. La protesta rifletteva il malcontento per l’intervento di Trump al Kennedy Center.
Nonostante la situazione, i Vance hanno seguito l’intero programma, interamente dedicato alla musica russa: il Concerto per violino n. 2 di Shostakovich, con il solista greco Leonidas Kavakos e Petrushka di Stravinsky, entrambi eseguiti con successo dalla National Symphony Orchestra diretta da Gianandrea Noseda.