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Jasmine Paolini a Stoccarda: vittoria sorprendente e accesso ai quarti

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A Stoccarda, Jasmine Paolini conquista i quarti di finale con una vittoria netta su Julie Niemeier, dimostrando determinazione e un gioco solido che promette bene per il futuro.

Non si ferma più, Jasmine Paolini. A Stoccarda — sul veloce indoor — l’azzurra mette in fila un’altra tedesca e vola dritta ai quarti di finale del WTA 500. Stavolta la vittima si chiama Julie Niemeier, numero 121 al mondo. Un nome che sulla carta non faceva tremare i polsi. E in campo, in effetti, non c’è mai stata partita.

Due set secchi. 6-1, 7-5.

Stoccarda, Jasmine Paolini chiude il match con una prova impeccabile

La prima frazione? Un monologo. O meglio, un assolo. Un piccolo equilibrio, giusto nei primi minuti, finché il tabellone segnava 1-1. Poi Paolini ha spinto, affondato, chiuso. Cinque game di fila, senza neanche voltarsi indietro.

Dall’altra parte, la Niemeier ha provato a scuotersi. Tentativi disperati, un po’ forzati, un po’ fuori tempo. Ma contro Jasmine Paolini — a Stoccarda oggi — era come giocare contro un muro.

La testa, il braccio, tutto sembrava girare alla perfezione. E il lavoro con Marc Lopez, il nuovo coach, inizia a intravedersi. Piccoli segnali, niente di clamoroso (ancora). Ad esempio, la posizione in risposta, adesso un po’ più arretrata, celta tattica o semplice adattamento alla potenza della tedesca? Presto per dirlo, ma qualcosa si muove.

E poi, eccolo il secondo set. Tutta un’altra storia.

Jasmine Paolini a Stoccarda, lotta e determinazione per raggiungere i quarti

La partita si trasforma. Non più dominio, ma battaglia, punto dopo punto, fino al 5-5. Niemeier, stavolta, tira fuori qualche colpo. Il servizio la tiene a galla, specialmente la seconda palla — carica e profonda — mette in difficoltà Paolini più di una volta.

Ma quando conta, Jasmine c’è. Al momento giusto strappa il servizio, chiude il set e saluta, un altro match, un altro passo avanti.

«Non è stato facile, anzi» ha confessato a fine partita. Voce stanca ma soddisfatta. «Nel secondo set lei ha alzato il livello, specie al servizio. La sua seconda mi stava praticamente uccidendo. Mi ripetevo solo: resta concentrata, resta lì.»

E ha funzionato.

Quarti di finale raggiunti. Lì dove si inizierà a fare sul serio. La prossima sfida? O la baby promessa Ella Seidel — tedesca classe 2005, ma già con personalità — oppure Coco Gauff, una che non ha bisogno di presentazioni.

Quello sarà il vero test.

Intanto, Paolini resta lì. Solida, calma, centrata. Con quella voglia negli occhi che non mente: «Amo quello che faccio. E voglio farlo nel migliore dei modi.»