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Dopo il torneo di Indian Wells, tenutosi lo scorso aprile, al tennista Jannik Sinner è stata comunicata la positività al controllo antidoping: precisamente al Clostebol, uno steroide anabolizzante.
Jannik Sinner positivo al doping
Due prelievi positivi a otto giorni di distanza l’uno dall’altro. Tuttavia, attraverso l’indagine dell’ITIA è stato scoperto che l’azzurro era stato contaminato durante un massaggio effettuato dal suo fisioterapista, che aveva usato il farmaco contenente il Clostebol per curare una ferita su un dito. Massaggiando senza l’utilizzo dei guanti e avendo contatti diretti con varie lesioni cutanee sul corpo dell’atleta, lo ha contagiato.
Di tale vicenda, però, Sinner non ne era a conoscenza dunque, è stato scagionato per ‘assoluzione inconsapevole‘.
Nessuna squalifica per Jannik Sinner
La International Tennis Integrity Agency ha ritenuto che non vi è stato nessun dolo ma essendo Sinner responsabile anche del suo team ha deciso di togliergli i 400 punti della semifinale di Indian Wells e il relativo premio in denaro, circa 300mila euro.
Anche l’ATP, con un comunicato, ha manifestato la soddisfazione per la conclusione delle indagini che hanno scagionato Jannik, sottolineando la solidità del processo di indagine indipendente dell’ITIA, che gli ha consentito comunque di continuare a competere.
Il post di Jannik Sinner dopo la notizia
Sinner attraverso il suo avvocato, Jamie Singer, in un comunicato pubblicato anche sui social, ha dichiarato:
“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo molto impegnativo ed estremamente spiacevole. Continuerò a fare tutto il possibile per rispettare il programma antidoping dell’ITIA e ho un team intorno a me che è meticoloso nella conformità alle regole”.
L’azzurro, in assenza di provvedimenti disciplinari e squalifiche, potrà giocare regolarmente gli US Open che si aprono lunedì 26 agosto a New York.