Pavia, 23 gen. (askanews) – Innovazione trasformativa e riflessioni sugli “ambienti estremi”, oltre alla volontà di offrire uno spazio di confronto tra l’università, le imprese e le istituzioni. A Pavia, nel Teatro Fraschini, si è tenuta la seconda edizione di ITIR Summit, convegno annuale dell’Institute for Transformative Innovation Research, centro di ricerca interdipartimentale dell’Università pavese. Quest’anno l’evento è stato dedicato alle “Sfumature di blu”.
“Blu spazio, blu oceano e blu anche intelligenza artificiale – ha detto ad askanews il professor Stefano Denicolai, presidente del Centro di Ricerca ITIR – giochiamo su questa metafora per parlare di ambienti estremi, ambienti nei quali è estremamente complesso lavorare e muoversi. Pensiamo alle profondità oceaniche con le loro pressioni estreme, pensate allo spazio, senza gravità, e anche all’intelligenza artificiale dove ci sono un voto normativo e incertezze verso il futuro che lo rendono un ambiente altrettanto estremo. Ma se ci ragioniamo bene, ormai chiunque si trova a lavorare con contesti incerti e davvero difficili, non importa quale che sia”.
Il tentativo quindi è quello di cercare di ragionare su possibili strategie, proprio partendo dai tre ambienti estremi, che sono stati analizzati da diversi esperti, tra i quali anche il Capo di Stato maggiore della Marina Militare Enrico Credendino. L’evento di Pavia è stato poi anche l’occasione per presentare il nuovo rapporto “C-Level Study 2024”, dedicato alle figure aziendali che si occupano di innovazione e trasformazione, in particolare i Chief Innovation Officier.
“Oggi l’innovazione – ha aggiunto Denicolai – è soprattutto basata sul progresso scientifico quindi la relazione con le università, i centri di ricerca e le start up più scientifiche diventa ineludibile: questo emerge molto chiaramente dai nostri dati. D’altro canto emerge che sono ruoli molto polarizzati. Cosa vuol dire: o c’è grande convinzione dell’azienda o sono ruoli un po’ di rappresentanza: e le differenze nelle performance sono abissali e questo deve farci riflettere”.
Tra le aziende presenti a ITIR Summit, anche la banca Fineco. “Riteniamo che lo sviluppo che l’Università sta facendo con ITIR e tutto quello che riguarda innovazione è sviluppo per noi sia fondamentale – ci ha detto Marco Rossi, Area Manager di Fineco -: noi facciamo parte di una banca che fin dall’inizio è stata leader nell’innovazione. L’innovazione è qualcosa che precede i tempi, senza innovazione non c’è neppure progresso e il progresso è fatto da tante piccole cose che devono essere sviluppate”.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma le cose si stano muovendo e l’impegno dell’accademia all’interno della società è anche un modo per affrontare le sfide così estreme con strumenti più consapevoli.