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Israele e la “zona cuscinetto”: rasi al suolo quasi il 40% dei 2.824 edifici di Gaza, situati entro un chilometro dal confine.
Israele e la “zona cuscinetto”, ultimi aggiornamenti
A Khan Younis, nel sud di Gaza, circa il 67% degli edifici sono stati distrutti, la notizia è stata confermata dallo studio del professor Adi Ben Nun attraverso l’analisi dei dati satellitari.
La “zona cuscinetto” e Israele: l’evoluzione negli ultimi mesi
Già a dicembre 2023, Egitto, Giordania, Emirati arabi uniti, Arabia saudita e Turchia sarebbero state informate da Israele in merito alla creazione della “zona cuscinetto”.
Nonostante ciò, in quell’occasione nessuna smentita né conferme a riguardo.
La “zona cuscinetto” ad Israele esiste davvero
La conferma della notizia è arrivata quando, nei giorni scorsi, 21 soldati israeliani sono stati uccisi durante un intervento per posizionare degli esplosivi nella Striscia di Gaza affinché venissero demoliti due edifici vicino al confine.
Dando la notizia della loro morte i rappresentanti dell’esercito hanno affermato e confermato che i 21 soldati sono morti nella “zona cuscinetto” tra le comunità israeliane e Gaza.
La “zona cuscinetto” sarà un’area disabitata dopo gli attacchi ad abitazioni private, scuole e altri edifici. Il prossimo obiettivo è sorvegliare militarmente ed impedire nuovi attacchi via terra.