Israele ha lanciato un ultimatum a Hamas. Se non dovessero trovare un accordo in settimana entreranno a Rafah. Intanto, arrivano accuse contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Israele, ultimatum a Hamas: “Accordo in una settimana o entriamo a Rafah”
La guerra in Medio Oriente continua senza sosta, nonostante la speranza sempre accesa di un cessate il fuoco. Israele ha deciso di lanciare un ultimatum a Hamas. “Intesa in una settimana o entriamo a Rafah” è l’ultimatum, come riportato dal Wall Street Journal, citando fonti egiziane. Intanto, un alto funzionario di Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di boicottare qualsiasi prospettiva di tregua continuando a parlare della possibilità di un’operazione di terra a Rafah. Secondo l’organizzazione islamica, le dichiarazioni del premier servono a “contrastare ogni possibilità di concludere un accordo“. “Netanyahu è stato l’ostruzionista in tutti i precedenti round di dialogo e negoziati, ed è chiaro che lo è ancora, non è interessato a raggiungere un accordo” ha dichiarato l’alto funzionario.
Accordo dei mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti
I mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti hanno proposto un accordo che porterebbe fine ai combattimenti per 40 giorni e permetterebbe uno scambio di ostaggi israeliani con migliaia di prigionieri palestinesi. Lo scopo di Hamas resta un cessate il fuoco duraturo e “un ritiro completo e globale delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza“.