La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas prosegue senza tregua, raggiungendo ormai il 332° giorno di conflitto.
Israele, richiesta ufficiale del tribunale: fermare lo sciopero
A Tel Aviv, migliaia di manifestanti stanno paralizzando diverse strade come parte di uno sciopero generale indetto dopo il ritrovamento a Gaza dei corpi di sei giovani ostaggi uccisi in un tunnel. Secondo i rapporti delle autorità mediche, le autopsie hanno rivelato che questi giovani sono stati giustiziati, suscitando un’ondata di indignazione e proteste in tutta Israele. I dimostranti, riuniti principalmente in Begin Street, chiedono al governo di accelerare i negoziati per ottenere il rilascio degli ostaggi che si trovano ancora nelle mani di Hamas.
Nel frattempo, il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha aggiornato il bilancio delle vittime palestinesi dall’inizio del conflitto: sono 40.786 le persone che hanno perso la vita, con almeno 48 morti solo nelle ultime 24 ore a causa dei bombardamenti israeliani.
Israele, dal tribunale la richiesta di stop dello sciopero
La comunità internazionale, rappresentata dalle Nazioni Unite, ha lanciato un nuovo appello per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco e di una soluzione diplomatica al conflitto.
Gli attacchi israeliani continuano senza sosta. Un recente raid aereo ha colpito una scuola nella Striscia di Gaza, causando almeno 11 morti, tra cui donne e bambini. Questo ennesimo episodio di violenza ha provocato una reazione di sdegno globale e ha portato a un aumento delle pressioni internazionali per un immediato cessate il fuoco. In questo clima di tensione crescente, la speranza di una risoluzione pacifica sembra sempre più lontana, mentre il numero di vittime continua ad aumentare.