A quanto pare la Giornata dell’Indipendenza di Israele di quest’anno non è andata nel migliore dei modi.
Non solo molti eventi sono stati cancellati, ma a fare notizia sono stati i manifestanti che si sono riuniti a Tel Aviv per protestare contro il governo, chiedendo le dimissioni di Netanyahu e il raggiungimento di un accordo per rilasciare gli ostaggi.
Netanyahu al centro delle proteste
Niente fuochi d’artificio e anche la tradizionale cerimonia di accensione delle torce nel cimitero nazionale di Gerusalemme ha subito una modifica, è stata registrata e mandata in onda sulle emittenti televisive invece di svolgersi dal vivo.
Questi sono i cambiamenti principali avvenuti nella Giornata dell’Indipendenza di Israele di quest’anno.
Ma non è tutto, perché il paese ha ospitato anche una manifestazione a Tel Aviv contro il governo e, soprattutto, contro il primo ministro Benjamin Netanyahu di cui si chiedevano le dimissioni. Proteste che avevano come altro scopo il raggiungimento di un accordo per rilasciare gli ostaggi ancora in mano ad Hamas.
Stando a quanto riferito dal Times of Israel, sarebbero almeno tre le persone arrestate e poi rilasciate a causa di queste manifestazioni, e tra i partecipanti non mancavano alcuni dei parenti degli ostaggi.
Le proteste non sono state accolte positivamente dalle forze dell’ordine, che hanno usato i cannoni ad acqua per allontanare i manifestanti.