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Israele fa i primi passi per nuovi aiuti a Gaza: riaperto il valico di Erez e il porto Ashdod

Primo ministro Benjamin Netanyahu

A quanto pare Israele ha davvero dato ascolto alle richieste degli Stati Uniti che spingevano per nuovi aiuti a Gaza aprendo due zone per inviare nuovi aiuti.

Di recente si è parlato di un’apertura da parte di Israele alle richieste degli Stati Uniti per vedere uno sforzo maggiore in merito agli aiuti umanitari verso Gaza. E sembra che queste parole non siano rimaste tali, perché il governo israeliano ha approvato l’apertura sia del valico di Erez che del porto israeliano di Ashdod. Entrambi verranno usati per trasferire più aiuti verso la città.

Un primo passo importante

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha dato il via libera per la riapertura del valico di Erez tra Israele e il nord della Striscia di Gaza ed ha inoltre approvato l’utilizzo del porto israeliano di Ashdod, entrambe verranno sfruttate per fornire nuovi aiuti umanitari a Gaza. L’annuncio è stato condiviso da un funzionario israeliano alla Cnn.

Si tratta di un primo passo non da poco e che dimostra come Israele abbia effettivamente ascoltato le recenti richieste degli Stati Uniti in merito alla necessità di nuovi aiuti verso Gaza. Proprio a tal proposito, la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson si è dichiarata entusiasta per questa decisione.

Onu in guardia

Più sull’attenti, seppur felice per la notizia, è stato il portavoce del segretario generale dell’Onu Stéphane Dujarric. Dopo aver sottolineato l’importanza per quanto avvenuto, ha poi aggiunto che bisognerà vedere come il tutto verrà implementato, insistendo su aiuti più massicci verso Gaza e, cosa ancor più importante, di un cessate il fuoco.

Invece un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, citato dalla Cnn, ha svelato che Netanyahu ha anche rassicurato Biden ribadendo che il suo governo farà di tutto per evitare ciò che è successo ai volontari della World central kitchen.