Aveva fatto molto discutere, nella giornata di ieri, il video mandato in onda sulla televisione di Stato di Israele, in cui si mostravano raccapriccianti immagini risalenti allo scorso 7 ottobre, la data dell’ormai tristemente celeberrima offensiva di Hamas nei territori di Tel Aviv. Il filmato era una testimonianza del rapimento di cinque soldatesse israeliane. Hamas, da parte sua, si difende: “L’autenticità di ciò che contiene il video non può essere confermata”.
Israele-Hamas, il video delle soldatesse rapite: l’accusa
Liri Elbag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Gilboa e Naama Levy. Sono questi i nomi delle cinque soldatesse rapite da Hamas lo scorso 7 ottobre. Le efferate immagini del dramma sono state mostrate ieri in diretta nazionale in Israele. In sottofondo si percepiscono anche frasi come: “Belle soldatesse sioniste” – “Cani, vi schiacceremo tutti” – ripetute dai miliziani di Hamas. Le donne sono poi state caricate su una Jeep e trasferite nella Striscia di Gaza, luogo in cui si troverebbero ancora oggi. Le immagini hanno avuto un’enorme risonanza mediatica.
Israele-Hamas, il video delle soldatesse rapite: la difesa
Hamas, però, si difende e lo fa tramite una dichiarazione ufficiale rilasciata all’emittente ‘Al Jazeera‘: “Il video che mostra cinque soldatesse israeliane rapite da Hamas il 7 ottobre è stato manipolato e l’autenticità di ciò che contiene non può essere confermata”. “Le donne soldato sono state trattate secondo l’etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità” – hanno spiegato i miliziani.